Il mental coach elogiato da Baldini, maestro di arti marziali. Palermo: Colonnata, l’altro segreto vincente

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul mental coach Colonnata, una delle armi vincenti di Baldini.

Silvio Baldini è stato anche un valido psicologo ma da questo punto di vista ha trovato la strada in discesa grazie alla collaborazione del mental coach. Una delle chiavi vincenti del Palermo è Nicola Colonnata che, pur lavorando dietro le quinte, ha “interpretato” una parte fondamentale per gli equilibri e le dinamiche dello spogliatoio. Preziosa la sua capacità di “guardare dentro” i giocatori, agevolati dalla presenza nello staff di una figura professionale in grado di aiutarli a gestire lo stress e tenere alta l’autostima.

Ma chi è Colonnata? Nicola, elogiato da Baldini lunedì durante la conferenza stampa al “Barbera”, è un uomo di fiducia del tecnico, col quale ha lavorato alla Carrarese e che l’allenatore ha voluto a Palermo. E’ nato a Carrara ed è laureato in legge. Classe 1979 ed esperto di arti marziali (è maestro di kung fu), ha vissuto tra l’Asia e l’America frequentando diverse scuole di crescita personale e acquisendo numerose certificazioni. In Nepal e in India, inoltre, ha studiato meditazione, uno “strumento” capace di allenare bene la mente e che Colonnata (a 26 anni il più giovane Sifu – maestro di Wing Tsun Kung Fu – d’Europa e con un curriculum impreziosito dal viaggio nel 2005 ad Hong Kong per allenarsi con l’ultimo allievo di Grand Master Yip Man, il maestro di Bruce Lee) ha sfruttato nel calcio anche in questa stagione aiutando i rosa a trovare stabilità ed equilibrio interiore. E dopo oltre 20 anni di esperienze, ha sviluppato un metodo di insegnamento che nasce dalla percezione che dentro di sé si sono fuse le figure di coach e maestro di arti marziali e chiamato Metodo Marziale – Coaching For Excellence. «Il successo è una questione di metodo» è la frase che riassume la sua filosofia. Una massima che a Palermo ha sortito gli effetti sperati con una squadra diventata ai playoff, al culmine di un percorso portato avanti con applicazione e spirito di sacrificio, «cintura nera» nella pratica della propria disciplina.

ORIGINALITA’. In città, intanto, c’è profumo di B, evento che ha ispirato i signori Guddo (maestri caseari) artefici della burrata rosanero, con una combinazione di nero di seppia e salmone affumicato, esibita al Costa Ponente in occasione della cena finale della squadra.

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio