“Arriva il Palermo. Quello di Zamparini, travolto da uno tsunami societario che però il patron dei rosanero smentisce; timonato da un Tedino che sta cercando la terapia giusta per risolvere una serie di problematiche emerse, soprattutto sotto l’aspetto e mentale, alla luce di quanto mostrato dai siciliani nel posticipo di lunedì sera con il Cittadella che al Renzo Barbera ha vinto per tre a zero. Avellino-Palermo: una tratta decisamente difficile per i rosanero che come ds hanno un Lupo, quel Fabio che la pelle del lupo irpino l’ha indossata da calciatore nel biennio 1994-1996 e che è conscio del rischio Partenio-Lombardi, nonostante i venti di guerra che stanno funestando l’ambiente in questa fase. E che Walter Novellino intende ricucire con una vittoria che ai biancoverdi in casa manca dal 24 ottobre con la Pro Vercelli, magari prendendo a spunto dall’impostazione di gara offerta dal Cittadella contro i rosanero e avversari dei lupi fra due turni sempre al Partenio. «Sarà una gara importante per entrambi; sappiamo e sentiamo il peso della medesima – esordisce il tecnico-; è noto che il Palermo è stato costruito per vincere il campionato, ma io devo operare sulle test e dei miei: di una gara, un tempo si prepara in settimana in allenamento, l’altro in campo per raccogliere i frutti del lavoro. […]”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Mattino”.