“Intorno alle 20.15 un gruppo ultras, forse una cinquantina di facinorosi, ha provato ad assalire alcuni bus che stavano raggiungendo la zona dello stadio San Paolo, nei pressi della sede del CONI. Fumogeni lanciati, e nulla più: il servizio d’ordine, gestito dalla questura di Napoli, ha immediatamente creato un cordone di sicurezza ed evitato il contatto fra le due tifoserie, mettendo in fuga il gruppetto di ultras che si stava avvicinando con cattive intenzioni ai supporters turchi. Insomma, non proprio scene da teatro lirico, ma da tempo il pallone è questo: i Carsi del Besiktas, d’altronde, sono una delle tifoserie più antiche del mondo e il loro sostegno alla squadra di Istanbul è costante, incessante. Cantano le loro canzoni fin dalle 19, quando i primi tifosi fanno il loro ingresso allo stadio. Il piano della questura è molto semplice: distribuire l’accesso all’impianto di Fuorigrotta nel corso dell’intero pomeriggio. E così sono stati due i punti di ritrovo: uno nel casertano, poco prima del casello di Caserta Sud dell’autostrada del Sole; il secondo alla stazione marittima, per coloro che invece a Napoli sono arrivati con l’aereo o con il treno da Roma. Qui tutti sono stati perquisiti e controllati, prima di essere autorizzati a ripartite. E bordo di bus, scortati da blindati dei carabinieri e della polizia, i tifosi hanno così raggiunto il San Paolo a gruppi di 100, in maniera tale da monitorare il più possibile anche il loro comportamento”. Questo quanto si legge su “Il Mattino”.