L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sul caso scommesse.
L’inchiesta sul calcioscommesse si allarga e sbarca in Campania, interessando tre ex calciatori del Benevento e uno attualmente in forza al club di via Santa Colomba. Ieri mattina presto, intorno alle 7.20, i militari della Guardia di Finanza hanno bussato a casa del difensore giallorosso Christian Pastina, effettuando una perquisizione e sequestrando i dispositivi digitali. Pastina sarebbe coinvolto nell’inchiesta insieme a Massimo Coda della Cremonese, Francesco Forte del Cosenza e a Gaetano Letizia della Feralpi Salò, quest’ultimo ancora di proprietà del Benevento. Il provvedimento è scattato per violazione dell’articolo 4 della legge 401 del 1989, quello cioè che impedisce a uno sportivo di scommettere sulla disciplina che pratica, in questo caso ai calciatori di puntare sul calcio.
Nelle indagini risultano coinvolte altre due persone che non sarebbero calciatori. Pastina, che ieri pomeriggio si è regolarmente allenato con i compagni, avrebbe negato ogni coinvolgimento e dichiarato ai militari che il conto gioco a lui riferibile era nella disponibilità dell’ex compagno Gaetano Letizia. Bocche cucite in casa Benevento, ma la dirigenza è delusa e amareggiata per quanto accaduto. Il club giallorosso starebbe seguendo il corso degli eventi da diretto interessato, cercando di capire come muoversi per tutelare la propria onorabilità. Nessuno della società era conoscenza del fatto che i propri calciatori effettuavano puntate su siti di scommesse sportive. Tra l’altro i fatti risalgono allo scorso, quando il Benevento è arrivato ultimo nel torneo di B ed è retrocesso in C.