Il Mattino: “Salernitana, Maurizio Milan: «De Sanctis? Il suo punto di forza è il network. Palermo congeniale alla sua visione»”
L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla Salernitana e sulle parole di Maurizio Milan.
La classifica, l’obiettivo della stagione e la missione della squadra, il ruolo di Petrachi e Martusciello, ma anche il presente e il futuro della Salernitana con il suo «ritrovato equilibrio economico-finanziario». Maurizio Milan, amministratore delegato granata, non esclude future aperture del capitale. Allo stesso tempo, chiarisce che non bisogna associare a questo dialogo «l’idea che ogni due per tre accompagniamo i turisti a vedere l’appartamento sfitto».
La Salernitana è in vendita sì o no? «Tutti i club italiani ricevono richieste di informazioni. Abbiamo avuto un approccio in estate con un interlocutore (Brera Holdings), ma poi siamo stati noi a bloccare il processo. Ci è servito per capire il valore del club. Questo ha attirato l’interesse di molti soggetti finanziari e imprenditoriali. Se in futuro ci saranno proposte che portano valore al club, dialogheremo. Ma oggi non c’è vendita. Non c’è nessun cartello ‘vendesi’ sulla porta del club. Se avessimo voluto vendere, avremmo usato altri strumenti finanziari, invece abbiamo investito 15 milioni e utilizzato 25 milioni di paracadute per sostenere la società, anziché intascare quei soldi. Non avremmo pagato stipendi per 19,7 milioni».
Qual era il monte ingaggi dell’anno scorso? «44 milioni».
La società è ora in attivo? «Abbiamo razionalizzato i costi, risparmiando 16 milioni. Abbiamo realizzato cessioni per 20 milioni, al netto di eventuali riscatti, e acquistato per 5,5 milioni».
Perché i soldi di Dia arriveranno tra due anni? «È stato un accordo con la Lazio, l’unica società che garantiva un certo introito per noi e la certezza di utilizzo per il giocatore».
L’attuale posizione in classifica, con 8 punti in 7 gare, come la valuta? «È inferiore alle nostre potenzialità, ma siamo solo all’inizio. Faremo un bilancio a cavallo d’anno. Oggi sarebbe un bilancio troppo influenzato dal risultato di una singola partita. Un paio di punti in più avrebbero sicuramente aiutato il morale. Il mister Martusciello gode della nostra piena fiducia e ha espresso finora un buon calcio
Pedro? «Una scelta serena e senza attriti. Abbiamo valutato che 200-300 mila euro in più rispetto ai 20 milioni di ingaggi non avrebbero cambiato gli equilibri. Abbiamo seguito il progetto di Petrachi: ringiovanire il gruppo, con alcuni innesti di esperienza come Ferrari. In attacco, abbiamo Wlodarczyk, Torregrossa e Simy».
Qual è il compito della squadra? «Ridonare energia, positività ed entusiasmo. Dobbiamo dare fiducia e tempo. Un encomio a Martusciello che ha accettato una sfida complessa».
Qual è la sua opinione su Petrachi alla Salernitana? «Ha portato concretezza e serietà nella gestione, ha messo ordine e snellito le sovrastrutture. È molto utile alla sfida del mister, soprattutto in una piazza calda come Salerno».
La Salernitana in trasferta a Palermo, casa De Sanctis: che ricordi ha dei mesi trascorsi insieme? «Dal punto di vista umano, Morgan è una delle persone migliori che abbia conosciuto. In un momento di difficoltà ha offerto le sue dimissioni, il che non è scontato. Sportivamente, alcune scelte non sono andate nel verso giusto, ma lo ritroveremo domenica in una realtà più strutturata e congeniale alla sua visione. Il suo punto di forza è il network».
Come si posiziona la Salernitana nelle elezioni della Lega B? «È un momento critico, con le elezioni del presidente rinviate e il rinnovo delle cariche in Figc. Il nostro rapporto con Gravina e Balata è ottimo. Tuttavia, c’è stato un delta negativo sui diritti tv: al momento incassiamo 7 milioni e dobbiamo trovare una diversa sostenibilità».