Il Mattino: “Salernitana, lavoro mirato sui calci piazzati: il Palermo soffre il gioco aereo”

Nel calcio contano tecnica, tattica… e dettagli. A vincere spesso è chi riesce a individuare e sfruttare i punti deboli dell’avversario. Lo sa bene la Salernitana, che in questi giorni sta lavorando intensamente su una precisa fragilità del Palermo: la difficoltà nel difendere le palle inattive, soprattutto da calci d’angolo e punizioni laterali.
Come evidenzia Pasquale Tallarino su Il Mattino, i rosanero hanno già dimostrato di soffrire in queste situazioni: l’ultimo campanello d’allarme risale al 26 gennaio, quando Lucchesi segnò di testa su corner nella sconfitta contro la Reggiana. Un problema che Dionisi conosce bene, riemerso dopo gli scricchiolii di inizio campionato (contro Brescia, Cosenza, Juve Stabia) e che sicuramente Breda avrà già annotato.
Un paradosso fisico
Il dato è curioso se si considera la stazza media della rosa rosanero, tra le più alte del torneo: Ceccaroni, Magnani, Baniya, Ranocchia, Segre, Pohjanpalo e Henry (rimasto in panchina contro la Cremonese) superano tutti i 185 cm. Eppure, se il Palermo è vulnerabile sulle palle vaganti in area, è anche molto pericoloso in fase offensiva sulle stesse situazioni. Dopo il gol incassato a Reggio Emilia, i siciliani pareggiarono proprio su corner con Ceccaroni, su assist aereo di Ranocchia.
Salernitana a lavoro
Domenica l’Arechi ospiterà un match fisico, con pioggia e campo pesante annunciati dal meteo. La Salernitana spera di avere tutti gli uomini chiave in difesa: Lochoshvili, rientrato martedì dalla nazionale georgiana, è ancora alle prese con il dolore alla caviglia. Sarà valutato oggi, in occasione del doppio allenamento. Anche Bronn, di rientro dall’impegno con la Tunisia, entrerà nel vivo della preparazione solo nelle prossime ore. Nel frattempo sono tornati in gruppo Caligara e Jaroszynski.
Breda punta sulla compattezza del trio Bronn–Ferrari–Lochoshvili, i suoi stoppers più esperti. Lo ha detto chiaramente anche il ds Valentini a Il Mattino: «Il mercato ci ha restituito una squadra più strutturata. Ora mi aspetto più gol su palla inattiva, grazie all’altezza dei nostri difensori e del centravanti».
Testa e cross, la chiave del gol
La Salernitana ha già dimostrato di saper colpire in queste situazioni: ha segnato a Cremona con Ferrari in mischia, e con Cerri, che ha sfruttato un perfetto cross teso di Verde. Il gol di testa è una questione di sincronismi: stacco, marcatura e qualità del cross. In quest’ultimo aspetto, però, i granata devono ancora migliorare: la statistica sui gol da calcio piazzato dice che la squadra di Breda è in ritardo.
Ma la partita contro il Palermo potrebbe essere l’occasione giusta per colmare quel gap.