Il Mattino: “Salernitana, arriva il Palermo. La città risponde presente”

La Salernitana è diventata una squadra da casa, ma senza adagiarsi. “Vietato indossare le pantofole”, scrive Pasquale Tallarino su Il Mattino di Salerno, sintetizzando lo spirito imposto da Breda alla squadra. La strategia nello spogliatoio è chiara: per salvarsi, bisogna vincere tutte le partite all’Arechi. A partire dalla sfida con il Palermo. Il resto lo faranno i punti in trasferta, anche solo pareggi, sufficienti per evitare i playout.
La media inglese rivisitata
Un tempo si parlava di media inglese, oggi un concetto datato ma dal significato eterno: vittorie in casa e pareggi fuori garantirebbero la salvezza. E se i successi esterni restano un’utopia, allora è all’Arechi che la Salernitana dovrà costruire la propria permanenza in B. Sotto la gestione Breda, il rendimento casalingo è migliorato nettamente rispetto ai predecessori: 10 punti in 5 gare, media di 2 a partita. Un solo passo falso, all’esordio contro il Sassuolo, poi vittorie contro Reggiana, Cremonese e Modena, e un pareggio col Frosinone. Prima di lui, Martusciello aveva raccolto 8 punti in 7 partite (media 1.14), Colantuono 4 in 3 (1.3 di media).
Un dato su tutti: nessun altro allenatore di squadre pericolanti ha fatto meglio di Breda nelle ultime quattro gare interne, con 10 punti conquistati. Solo Frosinone, Sampdoria e Sudtirol hanno tenuto il passo, fermandosi a otto.
L’Arechi chiama, la città risponde
Per far valere il fattore casa, serve l’apporto di tutti. La Salernitana ha lanciato un’iniziativa per coinvolgere il pubblico: ogni abbonato potrà acquistare due biglietti a prezzo calmierato. Si valuta anche un allenamento a porte aperte allo stadio, probabilmente giovedì. Un ritorno alle tradizioni granata, come ai tempi del Vestuti: “abituarsi al brusio della gente significa vivere la settimana non sotto anestesia, ma con stimoli veri”, scrive Tallarino. Gli ultras sono stati decisivi nel motivare la squadra prima del successo col Modena. Famiglie e appassionati avevano invece accompagnato i ragazzi prima della trasferta di Bari.
Emergenza in difesa, primavera alla mano
Breda ha dovuto fare i conti con le assenze in difesa: Bronn è con la Tunisia, Lochoshvili in gestione con la Georgia. Per completare la retroguardia negli allenamenti, oltre a Ferrari, il tecnico ha inserito Guasone, Ruggeri e tre giovani dalla Primavera: Guccione, Nunziata e Verza. In attacco, per via dell’assenza di Wlodarczyk, è stato aggregato anche Boncori.
Breda, dalla panchina 50 al Gate 51
Dopo aver raggiunto le 50 panchine ufficiali con la Salernitana (considerando anche il primo ciclo in Serie C), Breda si prepara a un’altra tappa simbolica: il derby con la Juve Stabia, soprannominato dallo stesso tecnico “la cinquantaduesima strada”, in omaggio alla celebre via di Manhattan visitata in estate con gli amici del trekking.
Ma prima c’è l’ostacolo Palermo. È il Gate 51, la sfida da non sbagliare. Breda evita la parola “coraggio”, preferisce parlare di “concretezza”, quella capacità di trasformare un pallone vagante in area in un gol. Nelle ultime prove, ha testato anche una coppia inedita: Cerri e Raimondo insieme, forse non dall’inizio, ma è una soluzione che il tecnico sta valutando con attenzione.