Il Mattino: “Rivoluzione Colantuono: l’ex rosa studia il miglior undici per affrontare il Palermo. Le incognite sono…”
L’edizione odierna de “Il Mattino – Salerno” ha analizzato quella che sarà la formazione che Colantuono intende schierare in campo per affrontare il Palermo. Ecco quanto si legge:
“Una mezza rivoluzione. Molto per esigenze ed un po’ per scelte tecniche, il trainer granata prepara la spedizione in casa della capolista Palermo, cambiando pelle alla sua Salernitana. Domani sera al Barbera, control’undici rosanero, Vitale e compagni scenderanno in campo con un camaleontico 4-4-2, capace di trasformarsi a partita in corso e a seconda delle esigenze. Complici le non perfette condizioni fisiche di Sprocati e Schiavi ed il probabile forfait pure di Perico (nessuno dei tre ieri si è allenato alla ripresa al Volpe), il trainer granata ha in mente di cambiare in ogni reparto del campo. C’è di più. La Salernitana dovrebbe giocare anche con un modulo diverso rispetto al 4-2-3-1, che Colantuono ha adottato da quando è subentrato a Bollini in panchina. L’obiettivo naturalmente è quello di garantire comunque gli stessi equilibri, magari provando a schierare, se possibile, una squadra ancora più quadrata contro la regina del torneo cadetto. Tutto ruota sulle condizioni di Mattia Sprocati. Ieri l’ex Pro Vercelli non si è allenato a causa di un affaticamento muscolare all’adduttore della gamba sinistra. L’assenza di Sprocati, che negli ultimi tempi è apparso un po’ appannato rispetto al giocatore ammirato a inizio stagione, «consentirebbe» a Colantuono di schierare un centrocampo a «4» con due punte in avanti. Il tecnico, insomma, farebbe di necessità virtù, tornando al suo canovaccio preferito. Non solo. Stando alle prove fatte ieri mattina al Volpe, il trainer granata ha in mente di cambiare più pedine in ogni reparto del campo. Partendo dalla difesa. In caso di forfait di Raffaele Schiavi, infatti, Bernardini è pronto a riprendersi una maglia da titolare dopo l’infortunio del 28 ottobre scorso che lo ha costretto ai box per tanto, troppo, tempo. Schiavi lamenta un risentimento muscolare al polpaccio della gamba destra ed ieri ha marcato visita. Insieme a lui in infermeria è finito anche Gabriele Perico (per una tallonite) che ora mai è stato inserito, suo malgrado, nella lista dei lungo degenti. Sulle fasce confermatissimi Pucino e Vitale con Mantovani al fianco di Bernardini nel caso in cui capitan Schiavi alzi bandiera bianca. E siamo alla zona nevralgica. Colantuono ritrova Joseph Minala che ha scontato il turno di squalifica dopo l’espulsione rimediata a Chiavari e si riprende una maglia da titolare in mezzo al campo al fianco di Ricci. Ai lati, ecco altre due possibili sorprese: Di Roberto e Zito sono stati provati nel centrocampo dei probabili titolari, rispettivamente a destra e a sinistra. Di Roberto pare insidiare Gatto nel ruolo di quarto di destra, mentre Zito sarebbe l’alternativa (si fa perdire) a Sprocati, in caso di assenza del talentuoso attaccante lombardo sull’out mancino. Anche in attacco non sono escluse novità. In primis, l’impiego dal primo minuto di Alessandro Rossi (sarebbe la prima volta con Colantuono in panchina) che è in pole position per soffiare il posto a Bocalon. Al suo fianco ieri, o leggermente più basso, viaggia verso la conferma il giovane Kiyine. Dovesse schierare questo attacco inedito, Colantuono si riserverebbe la possibilità di cambiare pelle alla squadra senza attingere neppure dalla panchina. Sia perché Kiyine potrebbe agire da sottopunta avanzando gli esterni Di Roberto e Zito ai suoi fianchi (tornando cioè al 4-2-3-1). Sia perché il marocchino con passaporto belga può essere impiegato alle spalle dell’ariete Rossi in una sorta di 4-4-1-1. Ipotesi, strategie, alchimie tattiche che Colantuono sta analizzando al microscopio per schierare il miglior undici da opporre alla capolista Palermo, nell’ultima partita dell’anno che coincide anche con l’ultima del girone di andata. Tra rosanero e granataci sono 10 lunghezze di distacco. La capolista guarda tutti dall’alto verso il basso con 36 punti in graduatoria. […]”.