Il Mattino: “Padova fermato in casa dal Piacenza. Crivello: «Rivedo stesse cose di Palermo»”

L’edizione odierna de “Il Mattino” di Padova si sofferma sulle parole di Crivello dopo il match di ieri contro il Piacenza.

Tredicesimo pareggio su 30 partite, l’ottavo della gestione Torrente, e una verità ormai inconfutabile: di questo Padova non ci si può più fidare. Perché all’Euganeo, contro il Piacenza fanalino di coda, abbiamo assistito all’ennesima prestazione double-face dei biancoscudati, non la prima né l’ultima di una stagione contraddittoria e altalenante nei risultati come da anni non ricordavamo, che ha rovinato quanto di buono ci si era portati dietro dal blitz andato a segno a Novara una settimana prima.

Purtroppo sono riemersi i soliti limiti, primo fra tutti quello della personalità, di cui si sono intravisti pallidi segnali solo nei primi 45′, con la traversa e il gol (il secondo consecutivo) di Bortolussi e qualche buona trama offensiva, a cui vanno aggiunti l’incapacità di chiudere la gara, il calo registrato nella seconda metà della ripresa, costato l’azione dell’1-1 da parte emiliana, e l’ennesima disattenzione difensiva pagata a caro prezzo. Si resta nei playoff, è vero, provvisoriamente noni, ma il nuovo mancato decollo verso posizioni più nobili della classifica ripropone gli interrogativi sul gruppo e sulla sua incapacità di infilare un filotto di risultati utili di fila. Il Piacenza, al secondo atto della gestione Abbate (ex allenatore della Primavera, terzo mister spedito in panchina dalla proprietà dopo Scalise e Scazzola), ha raccolto meritatamente un punto che forse servirà a poco, ma che premia gli sforzi di credere nella rimonta. Contro avversari di medio-bassa classifica è diventata una costante per Valentini & C.: il successo è una chimera. Si è vinto a Trieste, si è pareggiato con l’Albinoleffe, si è perso con Pergolettese (due volte) e Sangiuliano, solo per restare a quelli che sono giù, in fondo.

Ed ora il secondo pari con il Piacenza. C’è un paragone che rischia di invecchiare male. Anche se, in un campionato così equilibrato e dai ritmi bassi, il punto raccolto ieri ha permesso al Padova di accorciare sulle squadre che lo precedono nella corsa ai playoff. E così è tornato di moda un confronto, invocato anche dal patron Oughourlian, quello con il Palermo della scorsa stagione, capace di vivacchiare per tre quarti di campionato prima di esplodere in primavera e dominare ai playoff. Roberto Crivello, che l’anno scorso giocava proprio in rosanero, che ne pensa? «È quello che ho ripetuto anche ai miei compagni», spiega il terzino biancoscudato.

«Rivedo veramente la stessa situazione, l’anno scorso fino all’arrivo in panchina di Baldini non eravamo mai stati continui ed eravamo sempre vittime di piccoli errori. A Padova sto notando la stessa situazione, vedo una squadra forte che può e deve fare di più. Ma dobbiamo svoltare, io sono positivo, ma serve una sterzata». Il sesto posto adesso è distante cinque punti. Può essere questo l’obiettivo più raggiungibile? «Il nostro obiettivo è quello di pensare partita dopo partita. Abbiamo buttato via due punti in casa e ce li dobbiamo riprendere la settimana prossima»