La vittoria di ieri del Palermo per 3-0 contro la Salernitana ha permesso alla squadra guidata da Tedino di laurearsi campione d’inverno al termine del girone d’andata. Adesso la ripresa del campionato è fissata al 20 gennaio e da quel momento ogni gara sarà ancora più decisiva per la promozione in A. Riviviamo la gara di ieri tramite il racconto de “Il Mattino”: “Troppo forte il Palermo, troppo incerottata la Salernitana, troppe ingenuità, troppe distrazioni e pure troppa sfortuna. Se a questo si aggiungono pure l’espulsione di Vitale ed un palo che avrebbe portato al pari i granata allora il quadro è completo. Il Palermo batte la Salernitana, si laurea campione d’inverno,costringendo i campani a tornare a casa, incassando la seconda sconfitta consecutiva, con lo stesso passivo patito contro il Foggia. Colantuono vuole sorprendere Tedino e si schiera a specchio. Il trainer granata prova a fare di necessità virtù e, complici le tante defezioni in difesa e le condizioni non al top di Sprocati, si piazza con lo stesso modulo della capolista. I granata giocano con un atipico 3-5-2 in cui sono tanti i giocatori che rivedono il manto erboso dopo tanto tempo. Il Palermo, dal canto suo, risponde con il solito canovaccio in cui ritrova posto nell’undici titolare lo spauracchio Nestorovski. I padroni di casa,orfani del loro pubblico per protesta nei conforti di Zamparini, dettano i tempi, forti di un maggiore tasso tecnico. Nestorovski e Coronado,nel primo quarto d’ora spaventano i granata, ma è il macedone Trajkovski il geometra della manovra rosanero. La Salernitana, scortata al Barbera da duecento tifosi, prova a tenere botta,ma arriva sempre seconda sul pallone e dopo 17’ deve spendere il primo cambio per un problema muscolare di Rossi, ben sostituito da Rodriguez. I siciliani dettano i tempi,vanno in pressing sistematico sui portatori di palla e l’ippocampo è costretto troppo spesso a gettare via la sfera che diventa facile preda delle torri avversarie. Nonostante una supremazia territoriale e qualche spavento, la squadra di Colantuono tiene botta. Poi arriva la classica frittata. Zito finisce a terra, lamentando un fallo che l’arbitro Minelli non ravvisa: il Palermo prosegue, la Salernitana chiede di mettere il pallone fuori per interrompere il gioco e i siciliani invece battono cassa. Corre il 30’ e Chochev si ritrova davanti ad Adamonis che smanaccia, ma non riesce a fermare la traiettoria del pallone che si insacca. Il gol innervosisce e scuote anche i granata che prima dell’intervallo sfiorano il pari con Bocalon (40’) che di testa apre troppo il compasso e poi con una bordata dalla distanza di Vitale (48’). Nella ripresa la Salernitana prova ad alzare il proprio baricentro a caccia del pareggio, ma si crea subito una frattura tra i reparti. Vitale, già ammonito rimedia un giallo ingenuo per un fallo su Chochev e viene espulso (7’). Colantuono prova a correggere in corsa schierandosi con il 4-3-2 e la Salernitana mostra carattere, sfiorando il pareggio e spaventando la capolista in due occasioni. Per due volte Bocalon spaventa i rosanero: la prima di testa costringe Posavec a salvare sulla linea tra le proteste dei granata che chiedevano il gol e poi con un palo (32’) su iniziativa di Zito. Nel momento migliore dei granata arriva il raddoppio siciliano. Monachello (34’) appena entrato di sinistro infila Adamonis sulla classica ripartenza. Come se non bastasse Zito alza bandiera bianca prima della fine e la Salernitana finisce addirittura in nove. Puntuale arriva pure il tris di Jajalo (48’) in zona Cesarini, sugli sviluppi dell’ultimo corner.”