Il Mattino: “La finale playoff (-2). Padova. Oggi prevista l’esercitazione ai rigori. Chiricao tira da ovunque. Nicastro, che rovesciate!”
L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma su Palermo-Padova e la preparazione della squadra di Oddo.
Piove alla Guizza. Come quel giorno di giugno di 27 anni fa a Firenze. Si pensa ai calci di rigore, come quel giorno a Firenze. E che sia di buon auspicio visto che è l’unica volta in cui ai biancoscudati è andata bene dal dischetto, considerate le delusioni tremende di Verona nel 1980 e Alessandria 12 mesi fa. Ma i cattivi ricordi devono scappare dalla mente e nel quartier generale del Padova si pensa solo al futuro. Al prossimo futuro, che segna meno due giorni alla partita dell’anno, domenica ore 21:15 a Palermo. E così ai rigori si pensa soltanto ma non li si prova, magari per scaramanzia o forse perché le esercitazioni vere e proprie dagli undici metri si faranno oggi e domani nelle ultime due sedute a porte chiuse. Chissà che ci scappi qualche sorpresa, qualche tiratore che non ti aspetti, l’eroe dell’ultimo minuto. Anche se l’obiettivo ovviamente è un altro, quello di risolverla prima dei 120 minuti.
Per conquistare la promozione in Serie B senza passare per la lotteria dei rigori il Padova deve vincere con due gol di scarto al Barbera. Per questo mister Massimo Oddo sta pensando al miglior assetto possibile per i suoi, che coniughi uno spirito offensivo all’equilibrio che non deve mai mancare. Per questo li ha tenuti in campo a lungo ieri pomeriggio e dopo un breve riscaldamento ha dato il via alla partitella a tutto campo. Una partitella preceduta da diverse indicazioni tattiche iniziali: «Andiamo a prenderli qua, chiudiamo di là». Poi li ha lasciati giocare, raccomandandosi però sempre di una cosa: «Stiamo corti, serve compattezza». Ha mischiato molto le carte, un po’ per tenere tutti sulle spine un po’ perché davvero per una volta ha l’imbarazzo della scelta.
Gli unici assenti sicuri saranno lo squalificato Ajeti, l’infortunato Busellato e Kirwan che è con la sua nazionale. A questi si è aggiunto ieri anche Cissè, che si è stirato nell’allenamento di martedì e ha chiuso anzitempo la stagione più balorda della sua carriera. Ma la scelta è ampia, così come i dubbi. Difesa a tre o a quattro? Forse la seconda ipotesi, ma non è ancora detto. Però è probabile, anche perché i centrocampisti stanno bene, Dezi e Saber scalpitano, così come Jelenic che sembra stia riacquistando un buono smalto. Davanti il ballottaggio resterà fino alla fine con il rientro di Ceravolo leggermente favorito rispetto alla conferma di Santini. E dietro chi ci sarà con Valentini? Se la giocano in tre, da Gasbarro a Pelagatti fino a Monaco.