Il Mattino: “Gautieri nei guai. Contro il Palermo è vera emergenza”
L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sui guai dell’Avellino in vista della sfida contro il Palermo.
C’è un nemico invisibile che continua a non dar tregua all’Avellino. Puntuale, quasi come un orologio svizzero, il Covid-19 torna a far capolino nello spogliatoio biancoverde finendo inevitabilmente per condizionarne gli impegni di campionato. Malgrado l’intera rosa si sia immunizzata con la terza dose e ben quindici elementi del gruppo squadra abbiano lasciato la quarantena solo lo scorso mese di gennaio, ieri pomeriggio è toccato a Riccardo Maniero finire in isolamento presso la sua abitazione all’indomani della partita vinta a Pagani. L’attaccate partenopeo, nel corso della notte, ha accusato uno stato febbrile. Un sintomo troppo preoccupante di questi tempi per non indurre la società a sottoporlo ad un immediato tampone che, poco dopo le 16, ha confermato i timori dello staff medico con il riscontro della positività.
Per l’ex bomber del Pescara si tratta della seconda quarantena nel giro di un anno e mezzo dopo l’esperienza vissuta nel novembre del 2020 quando la squadra allenata da Piero Braglia si trovò a fronteggiare una vera e propria emergenza. Pericolo che stavolta, alla luce delle vaccinazioni effettuate dal gruppo ma anche dai primi tamponi effettuati ieri su una parte dell’organico presente in città, dovrebbe essere scongiurato. Per affermarlo con maggiore cognizione di causa lo staff sanitario quest’oggi, come da protocollo, sottoporrà il resto dei tesserati alla verifica. Il sospetto più fondato è quello che Riccardo Maniero possa aver incubato il virus già una settimana fa in occasione della mancata disputa della gara contro il Catania dal momento che nel gruppo etneo, nel corso della settimana scorsa, erano già emerse tre positività. Si vedrà. Nel frattempo la positività di Maniero aumenta i problemi per Carmine Gautieri che, con l’imminente rientro in gruppo di Antonino Di Gaudio, sperava di aver quasi del tutto svuotato l’infermeria dove resterà comunque il lungodegente Chiti.
L’indisponibilità di quest’ultimo, unito alle squalifiche di Bove (quinta ammonizione) e Silvestri (sconterà la seconda giornata dopo che la corte di Appel[1]o ha rigettato il ricorso del club biancoverde) costringerà Gautieri a recuperare in tutti i modi Dossena, uscito malconcio dal match del Torre, ma anche a rivestire Ciancio da braccetto di destra nel caso di riproposizione della difesa a tre. Al conteggio dei difensori di ruolo rimasti disponibili, infatti, gli unici due che possono confermare la loro presenza sono proprio Dossena e Scognamiglio. Un bel guaio se si pensa alla forza d’urto di un Palermo, avversario dei lupi di domenica alle 14,30, che fa della velocità in attacco una delle sue armi migliori schierando Valente, Luperini e Floriano alle spalle del brasiliano Brunori, in rete da sette turni consecutivi.
Un bel grattacapo per Carmine Gautieri che, dopo le prime tre partite sulla panchina biancoverde, stava iniziando ad accarezzare l’idea di poter finalmente schierare la squadra al completo e con qualche ulteriore variabile tattica. Con l’emergenza da codice rosso in difesa e la pesante assenza di Maniero in attacco, invece, il successore di Braglia dovrà da oggi riprendere a studiare soluzioni alternative per raggiungere “quell’equilibrio non solo tattico” di rastelliana memoria. Obiettivo che l’ex allenatore della Triestina e del Lanciano, come certificato anche dai numeri che cita spesso al pari delle percentuali relative al possesso palla dei suoi ragazzi, è sempre riuscito a con se nelle sue tre partite in panchina battendo l’Andria per 2 a 0, pareggiando a reti bianche a Latina e sbancando il Torre sempre con il punteggio all’inglese. Seppur contro avversari non certo trascendentali, va sottolineato pure questo aspetto, l’impronta di una squadra che non si affida più ai cross dalla trequarti, al lancio lungo per la testa di Maniero o alla fantasia estemporanea di Kanoute è apparsa già chiara ed evidente.