L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma in merito alla sfida di domani tra Avellino e Palermo e lo fa attraverso le parole di Gautieri.
Nella sfida pomeridiana di domani al Partenio Lombardi tra due squadre dai grandi blasoni, l’Avellino dovrà sconfiggere, oltre al Palermo, altri due avversari altrettanto insidiosi e pericolosi: il covid che continua a mietere elementi, e gli infortuni, altra maledizione che non ne vuol saperne di mollare i lupi. Ma Carmine Gautieri sa che, emergenza a parte, questa è un’occasione da provare a capitalizzare al massimo se si guarda il quadro della trentesima giornata che per uno strano gioco del destino, propone tre sfide top: il match clou Catanzaro-Bari, quello tra Francavilla e Paganese e, da non sottovalutare, Monterosi Tuscia-Monopoli. Dunque, battere il Palermo, assolutamente, è la fissa, mentale e di risultato dell’Avellino che se dovesse perdere, in tutti i sensi, questo treno, probabilmente abbandonerebbe il sogno che molti ancora accarezzano, il salto diretto in cadetteria nonostante i dieci punti reali, ma con i lupi devono recuperare la sfida col Catania.
«Come arriviamo a questa sfida? Intanto – esordisce Gautieri – se penso alla nostra situazione generale ed all’avversario che è di spessore tecnico, in salute, di grande qualità e con un ottimo allenatore, dico che servirà una gara perfetta, anche e soprattutto sotto l’aspetto mentale. Ma il modo di approcciare il match, affrontarlo e giocarlo, dovrà essere, come l’atteggiamento, sempre lo stesso. E nelle difficoltà che dovremo trovare il modo di essere l’Avellino, assenze a parte, e tante, e pure gli infortuni, questo perché abbiamo una rosa che può sopperire, che dovrà ottimizzare al massimo quello che fa e prepara in settimana, quindi sbagliare il meno possibile per centrare un risultato importante e vincente; faremo la nostra partita, come sempre, a fine gara si vedrà chi la spunta».
Assenze a parte, ci sono alcuni elementi di cui non si sa ancora e che quindi, nel caso di un loro utilizzo, imporrà di stringere i denti per esserci, ma potrebbero esserci delle new entry, forzate per l’emergenza, ma utilizzate anche per meriti conquistati in allenamento. «Sì, è vero – concorda il tecnico – alcuni ragazzi della primavera si sono aggregati e nel caso ve ne fosse bisogno potrebbero entrare a gara in corso; per quanto concerne poi gli assenti, Kragl non si è allenato, ma spero di recuperarlo in extremis. Mignanelli si sta allenando da una settimana e sta bene, devo poi cercare di ottimizzare al massimo gli altri effettivi tra chi sarà disponibile e visto che si giocherà dopo tre giorni, sarà importante gestire energie fisiche e nervose. Mastalli è un ragazzo esemplare, reduce da un infortunio serio, averlo a disposizione in questo momento è molto importante in quanto ti da più soluzioni rispetto al sistema di gioco; avremo bisogno di lui, viste le gare che si susseguiranno a raffica. Di Gaudio lo stiamo aspettando perché è un giocatore importante, è in una fase di recupero e servono i tempi giusti per farlo rientrare a pieno regime. Anche lui dà tante soluzioni al 3-5-2, è uno che ti accorcia la squadra, ti fa respirare, salta l’uomo e può fare la differenza». Comunque «dobbiamo pensare ad una gara alla volta – continua – e chi giocherà dovrà dare il massimo: dobbiamo essere una catena, ognuno dovrà congiungersi all’altro e trainarlo, dovremo essere branco, e d’altronde non è un caso che siamo lupi, per essere duri, cattivi su ogni pallone, perché se oltre a tecnica e tattica, assenze a parte, se non metti questo, non vai da nessuna parte».