Il Mattino: “Cittadella, la testa di Pandolfi. Palermo è nel suo destino: «Rosa mi avevano già regalato una gioia»”

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sull’eroe di Palermo-Cittadella Luca Pandolfi.

Palermo è nel suo destino. Di Luca Pandolfi si è cominciato a parlare giusto tre anni fa, quando, con la maglia della Turris, stese i rosanero con un eurogol al ’95, involandosi palla al piede da metà campo. Sono cambiate la categoria e pure la maglia indossata, ma il Barbera continua a portare bene al venticinquenne attaccante partenopeo del Cittadella, che ha scelto il palcoscenico più prestigioso per firmare il suo primo centro in cadetteria.

«Aspettavo questo momento da parecchio tempo. Non era un’ossessione, perché sapevo che prima o poi mi sareisbloccato, ma è bello che sia successo col Palermo, avversario che già mi aveva regalato quella gioia. La situazione era identica, anche allora ero entrato nella ripresa».

All’epoca il gol arrivò di piede, stavolta di testa. «Non ho segnato tanto in carriera ma sono forte di testa. Ai compagni chiedo il cross alto per sfruttare il movimento in terzo tempo e Carissoni è stato bravo a farlo».

Ha dediche da fare? «A mia moglie Stefania e ai miei bambini Francesco ed Emmanuel. Mi hanno seguito in tivù, così come i miei, che sono tornato a trovare a Napoli approfittando dei due giorni di riposo prima della ripresa degli allenamenti di domani. Mia mamma è senza voce, da quanto ha esultato».

Coi compagni invece ha avuto modo di festeggiare già in Sicilia, visto che siete rimasti assieme ieri. «Siamo andati a mangiare la pizza assieme. Era doveroso per un gruppo così affiatato, so che sembrano frasi fatte ma tutti ci vogliamo bene e scherziamo molto fra noi. Visto che c’è la sosta il mister ci ha dato un giorno di pausa in più, ma poi, alla ripresa, porterò le paste al campo».

Un affiatamento che si vede anche nei numeri: lo sa che lei è l’undicesimo marcatore diverso in stagione? «È una statistica molto significativa, perché mostra come non ci sia un giocatore che spicca sugli altri. Ci aiutiamo tutti e non molliamo mai».


Gorini quasi in ogni intervista recente ha rimarcato quanto sarebbe stato contento nel tornare a vincere senza subire gol. Cos’ha detto a voi? «Credo che sia molto contento. A me ha detto che ora che mi sono sbloccato potrò dare una grossa mano alla squadra, perché sappiamo tutti quanto il gol conti a livello mentale per una punta».

Una punta eclettica, nel suo caso. È sempre CR7 il suo modello? «Cristiano Ronaldo è sempre stato il mio idolo e mi piace Morata. Lì davanti posso dare il mio contributo in ogni posizione. Poi, più vicino sono alla porta, più sono a mio agio». Dove può arrivare questo Citta? «Questa vittoria ci mette su binari diversi, dandoci tranquillità in classifica. Poi gli alti e bassi ci sono per tutti, e vale per lo stesso Palermo, che ha perso con noi ma resta una squadra che vale i primi posti. Ci potremo togliere delle belle soddisfazioni».