L’edizione odierna de “Il Mattino” riporta le parole di Gorini in vista di Palermo-Cittadella.
Branca e Danzi squalificati, Felicioli e, soprattutto, Baldini e Asencio infortunati. In casa Cittadella, l’elenco degli assenti in vista della trasferta di Palermo qualche brivido lo mette, perché si tratta di elementi di primo piano. «Chiaramente avrei preferito arrivare a questa sfida in condizioni diverse, ma ora dobbiamo pensare solo a giocare», commenta il tecnico granata Edoardo Gorini, partito con 21 uomini ieri pomeriggio con un volo da Bologna.
«Le difficoltà sono sempre un momento in cui mettersi alla prova per uscirne più forti, guadagnandone in autostima. Se invece diventano un alibi allora siamo morti, e faremmo meglio a non partire nemmeno. Noi le vogliamo affrontare “da squadra”, cercando di fare risultato al Barbera».
Un campo che più volte vi ha detto bene, basti ricordare il 3-0 del 2017, scandito dai centri di Kouamé, Strizzolo e Salvi, o il 2-2 che vi lanciò ai playoff nell’ultimo scontro diretto del 2019. «Al di là dei ricordi, serviranno determinazione, convinzione e spirito di squadra. Dal punto di vista tattico il Palermo gioca con un 4-3-3, è veloce davanti e capace di colpire nelle ripartenze. A questo dovremo stare attenti».
Varela ed Embalo sono i due ex e tengono molto a questa sfida. «Embalo è rimasto fermo a lungo e va gestito, perché ha già avuto una ricaduta, per cui valuterò in che modo utilizzarlo. Varela sta facendo bene e non a caso l’ho impiegato spesso sin qui: va sempre ai duemila all’ora ed è un esempio anche per gli altri».
Il Barbera registra ventimila spettatori di media. Stadio caldo, ma quel calore potrebbe anche tramutarsi in una pressione su Corini se la gara si mettesse bene per voi. Partirete a mille per tentare di sbloccarla subito?
«Intanto va detto che è sempre bello giocare davanti a tanta gente. Dopodiché è vero: il pubblico in un caso del genere può essere un’arma a doppio taglio, in grado di ritorcersi contro a chi gioca in casa. Proprio per questo proveremo a farlo».