Il Mattino: “Citta, sei reti e tante emozioni. Che rammarico con il Palermo”
L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sul pari del Cittadella contro il Palermo.
Sei gol, di cui due su rigore, una doppia rimonta (del Palermo da 0-2 a 2-2, del Cittadella dal 2-3 al 3-3) e una raffica di emozioni, in un arco di tempo complessivo di 100 minuti, che alla fine hanno consegnato un punto a testa ai granata di casa e ai rosanero siciliani. Resta tutto come prima per la squadra di Gorini – + 5 sui playout, – 6 dai playoff – ma con una partita in meno da giocare, anche se questo è l’undicesimo pareggio stagionale, a riaprire, ce lo auguriamo, una striscia positiva di risultati dopo il ko con la Spal. Il Palermo, in fatto di pareggi, non è da meno di Perticone & C.: siamo al dodicesimo, il quinto consecutivo, ma con vista ben diversa, due lunghezze sotto il Parma, ultima formazione in area spareggi per la Serie A. Si è divertito il pubblico – più di 4500 spettatori al Tombolato, di cui quasi 1400 palermitani, record di presenze – un po’ meno chi ama il bel gioco, perché la gara ha vissuto di fasi distinte, proponendo una sequenza di situazioni rocambolesche sino all’ultimo, con un penalty assegnato ai padovani in pieno recupero e poi tolto dal Var per un fuorigioco millimetrico di Maistrello. Alla fine la divisione della posta ci sta, ma resta il rammarico per il Citta di non aver sfruttato a dovere il duplice vantaggio raggiunto a metà della frazione iniziale.
MAISTRELLO, FINALMENTE! E POI IL RIGORE Con una formazione a sorpresa, complice l’influenza che ha messo ko il portiere Kastrati e l’attaccante Ambrosino, l’allenatore veneziano ha raccolto subito i frutti dell’ottima partenza con il primo sigillo in B di Tommy Maistrello, arrivato dal Renate a gennaio. Sinora era stato soggetto più a critiche che ad elogi, eppure dopo 3′ è salito in… paradiso, siglando, con una perfetta girata al volo di sinistro sotto porta, l’1-0 granata, sugli sviluppi di una ficcante azione Antonucci-Vita. Lì l’undici di Corini ci ha capito poco, subendo ancora, prima una conclusione dal limite di Mastrantonio neutralizzata dal portiere e poi commettendo un fallo da rigore evidente di Saric sullo stesso Mastrantonio. Dal dischetto Antonucci non ha sbagliato, per il nono centro in campionato (23′). Il rammarico maggiore del Citta riguarda quello che è accaduto nella seconda parte del primo tempo.
PENALTY PER GLI OSPITI, PARI DI BRUNORI Aver arretrato troppo il baricentro della manovra, perdendo gradualmente il controllo del centrocampo. I siciliani ci hanno creduto, forti come sono dal reparto centrale in su, e sono giunti a ridurre le distanze dal dischetto degli 11 metri, dopo essersi divorati una palla-gol clamorosa con Saric. Al 30′ l’arbitro Massimi è stato corretto dal Var per aver valutato male l’intervento falloso di Carriero su Verre quasi sulla linea di fondo, commesso però all’interno dell’area: Di Mariano ha trasformato con un tiro a mezz’altezza. Seconda svolta della sfida quando, dopo un gran parata d’istinto di Pigliacelli su Mastrantonio (45′), al 2′ di recupero Brunori si è inventato in rovesciata il 2-2 su assist aereo di Saric.
DI MARIANO BESTIA NERA, MAISTRELLO 2 La ripresa è iniziata con una colossale occasione fallita da Vita, lanciato solo soletto verso il portiere e colpevole di aver calciato alto, seguita da un bel tiro di Branca, su cui l’estremo difensore ospite si è esibito in un volo plastico. In un confronto incanalatosi sui binari del batti e ribatti, a spezzare l’equilibrio c’è stata una perfetta combinazione Soleri-Di Mariano, dopo un contatto sospetto Mattioli-Tutino, con l’ex veneziano a mettere dentro a porta vuota, per la doppietta personale e la sesta rete segnata in carriera al Citta (19′). Una vera bestia nera. Tutto finito? No perché i granata si sono ributtati sotto, acciuffando gli avversari con una perfetta incornata di Maistrello su cross di Giraudo (29′). Per gli amanti delle statistiche, primo gol di testa della squadra, e ci sono volute ben 29 giornate! Finale concitato, con l’espulsione sciagurata di Branca per doppia ammonizione e il rigore già ricordato, prima concesso e poi negato. Sabato 18 si torna al Tombolato, per vedersela con il Perugia. Un altro scontro diretto in chiave salvezza, sperando in tre punti vitali.