L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla rivoluzione di Cannavaro al centrocampo del suo Benevento in vista del Palermo.
Con Karic squalificato, Tello in forse e Schiattarella che è arrivato al limite e avrebbe bisogno di rifiatare, a centrocampo Cannavaro rischia di passare dall’abbondanza alle scelte obbligate. Contro il Palermo ci saranno delle novità: innanzitutto l’impiego di Acampora dal primo minuto. Già subentrato a Reggio Calabria proprio per rilevare lo svedese di origine bosniaca, il napoletano domenica si riprenderà il suo posto da mezzala sinistra. Acampora titolare è una delle certezza dell’allenatore, che sta pensando di schierare pure Viviani dall’inizio nella posizione di centromediano metodista.
Schiattarella ieri si è allenato a parte, quello al ginocchio è un fastidio con cui è costretto a convivere, con alti e bassi e un dolore che a volte si manifesta soprattutto quando le sollecitazioni sono ripetute. Potrebbe essere arrivato il momento di farlo riposare, tanto più che l’ingresso di Viviani al “Granillo” si è rivelato decisivo per la rimonta. Il tecnico, se avesse potuto scegliere (vedi Schiattarella claudicante a fine primo tempo e squadra sotto di due reti), probabilmente avrebbe gestito il reinserimento di Viviani e Acampora in maniera diversa, adoperando cioè maggiore parsimonia. Ma pare proprio che contro i rosanero ci sarà una mediana rinnovata per due terzi, con Improta riconfermato da mezzala destra. Qualche novità potrebbe esserci pure in difesa, relativamente agli uomini ma pure al sistema di gioco, anche se in questo caso nulla è ancora deciso.
LE OPZIONI Nella testa di Cannavaro, la retroguardia a quattro frulla da tempo. D’altro canto è quella a cui si è sempre affidato in passato. In verità ci ha sempre lavorato sin dal suo arrivo, salvo poi essere costretto a frenare per via dei numerosi infortuni. Ora questa eventualità ha ripreso a stuzzicarlo, non fosse altro che la mossa di mettersi a quattro dietro con la Reggina ha finito col modificare l’inerzia della gara. Per ora è solo un’idea, avallata dal fatto che il Pallone d’oro vede El Kaouakibi meglio da terzino che da braccetto. Resta da capire come si svilupperà il resto della set mana. Nel frattempo, continuano a migliorare a vista d’occhio le condizioni di Veseli, sempre più vicino al rientro: ieri mattina, nel lavoro didattico diviso per reparti, l’albanese ha preso parte alle esercitazioni sulla difesa per cercare i sincronismi sui cambi di gioco. Ha bisogno di qualche altro giorno, ma ormai il suo ritorno in gruppo è sempre più prossimo e non è detto che non sia già nel corso di questa settimana.
Da valutare, invece, le opzioni in attacco, soprattutto alla luce del fatto che su Simy non ci sono ancora certezze e che se dovesse cambiare il modulo, possono esserci novità anche sulla disposizione offensiva. Dove Farias dovrebbe avere il posto assicurato, mentre La Gumina, abbastanza in ombra a Reggio, e Forte, che viene dato in ripresa, si giocano il posto da centravanti. Tuttavia la difesa a 4 implicherebbe delle variazioni tra centrocampo e attacco, con l’opportunità di un 4-2-3-1 (lo stesso impiegato contro gli amaranto domenica scorsa), come pure di un 4-4-2 che poi sarebbe abbastanza simile come assetto. Pure in questo caso le scelte non sono state ancora compiute, perché dipenderanno dalla condizione dei vari interpreti e da come Cannavaro intende affrontare il Palermo. La sessione pomeridiana di ieri all’antistadio “Carmelo Imbriani” è stata caratterizzata da torello, possesso palla e partite a tema con attacco alla linea difensiva, e si è poi conclusa con una partitella a tutto campo e a ranghi misti. Oggi si torna in campo per una sgambatura pomeridiana che si terrà sul manto erboso del “Ciro Vigorito”.