Il Mattino: “Cannavaro: «Ora bisogna osare. Sarà come una finale contro il Palermo serve l’arroganza»”
L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla gara tra Benevento e Palermo in programma oggi e lo fa attraverso le parole di Corini.
In casa devi avere l’arroganza di osare». Non usa mezzi termini Fabio Cannavaro per far capire con quanta sfrontatezza
oggi il Benevento si opporrà al Palermo. È ora di cambiare passo al “Ciro Vigorito”, che deve tornare a essere un fortino inespugnabile come ai bei tempi, neppure troppo lontani. Per invertire la rotta, il tecnico ha già ben chiara in testa la strategia: «Abbiamo tre gare in sette giorni e dobbiamo essere in grado di coinvolgere tutti. Abbiamo una rosa importante, adesso che siamo un po’ più numerosi e abbiamo la possibilità di dar fiato a qualcuno, ma per noi questa partita conta parecchio, vale come una finale. Siamo in crescita, la squadra sta assimilando le mie idee con grande disponibilità e questo mi consente di essere fiducioso».
Sulla formazione c’è più di qualche dubbio che gli ronza in testa. Li scioglierà solo domattina, anche perché lui è abituato a tenere sulle spine i suoi ragazzi fino a poche ore dal match. Verrà riconfermato il 3-5-2 visto che per la retroguardia a quattro c’è bisogno di attendere i rientri di Glik e Veseli. In difesa non cambierà nulla: Leverbe, Capellini e Pastina («l’ho visto bene per tutta la settimana, ha risolto anche qualche problemino relativo al peso ed è un gran bel segnale») con El Kaouakibi pronto a subentrare in caso di necessità. «Hamza può fare il braccetto e il terzino destro come pure il quinto, ha grande fisicità e sta già bene a livello aerobico ma anche lui va gestito e rimesso in condizione».
A centrocampo c’è un ballottaggio Schiattarella-Viviani per il ruolo di metoista. Improta e Acampora dovrebbero essere le mezzali, con Letizia e Foulon sugli esterni. «Schiattarella si è allenato solo oggi con la squadra perché aveva lamentato un problema a Reggio, devo capire come sta e poi prenderò una decisione». Quanto a Viviani, si è allenato con maggiore continuità ma Cannavaro non potrebbe non sentirsela di stravolgere troppo gli assetti cambiando 2/3 della mediana. Ne potrebbe risentire pure la cosiddetta «costruzione dall’alto», in termini di intesa, dialogo e collaborazione tra pacchetto arretrato e manovratore. Se Schiattarella è in grado di scendere in campo dall’inizio, toccherà a lui, diversamente giocherà Viviani. In attacco testa a testa tra Forte e La Gumina per affiancare Farias con lo squalo in leggero vantaggio sull’ex rosanero. «Forte vive di gol, dà l’anima in allenamento. Mi piace perché è un ragazzo positivo, questi periodi possono arrivare e vanno superati con la serenità giusta. La Gumina sarà sicuramente emozionato, per lui è una partita speciale ma si deve ricordare che deve far gol per il Benevento».