Il Mattino: “Bonazzoli, che gol! Ma poi sul Padova è ciclone Palermo”
L’edizione odierna de “Il Mattino” edizione Padova, ha analizzato la sfida giocata ieri tra Padova e Palermo vinta dai rosanero. Ecco quanto si legge:
“I numeri sono impietosi e crudeli: 15 partite giocate, e con questa siamo già ad 8 sconfitte. I gol incassati sono saliti a 26, contro 15 segnati. Così il Padova scivola verso la Lega Pro, fermo restando che, se il campionato finisse oggi, sarebbe al playout con il Crotone. Niente da fare neppure di fronte al Palermo capolista, che da quando ha cambiato allenatore (da Tedino a Stellone) ha collezionato 9 risultati utili consecutivi, 6 successi e 3 pareggi, e veleggia più che mai solitario in vetta alla Serie B. I buoni propositi, le promesse e i discorsi intrisi di fiducia ascoltati in settimana da parte dei biancoscudati sono stati disattesi dalla realtà del campo: la squadra di Foscarini, che quart’ultima era e quart’ultima è rimasta (per ora), le ha prese un’altra volta, incassando il secondo ko di fila all’Euganeo, il terzo da quando il tecnico trevigiano si è insediato, dopo aver rilevato Bisoli. Bilancio triste, a parte l’illusorio 3-2 di Ascoli alla prima uscita: battuto da Carpi, Cosenza e, appunto, Palermo nelle tre successive giornate. Delusione totale per lui, la società e i tifosi, con la “Fattori” che alla fine, così come aveva fatto poco prima del fischio d’inizio, ha urlato tutta la propria rabbia in faccia a Pulzetti & C, fischiandoli e invitandoli senza tanti giri di parole a tirare fuori gli attributi. ILLUSIONE BONAZZOLI La prima della classe ha avuto vita relativamente facile, dando l’impressione di non spingere al massimo per far sua l’intera posta in palio. Bene organizzati, armonici nello sviluppo della manovra, efficaci quanto basta per cercare la profondità, i rosanero hanno sofferto solo nella mezz’ora iniziale, il periodo in cui l’avversario si è mosso bene, pur impostato sul 4-1-4-1 (modulo mai visto prima), con Clemenza e Capello sulle corsie laterali del centrocampo (insufficienti entrambi). E sono andati sotto proprio al 30′ quando, pur su azione viziata da un fuorigioco in area di Belingheri, all’altezza del secondo palo Bonazzoli si è prodotto in una spettacolare girata al volo su cross di Contessa, battendo Brignoli. Prima e dopo il vantaggio biancoscudato, agli ospiti sono state annullate due reti, una di testa di Trajkovski (15′) e un autogol di Trevisan, anch’esso di testa, ma su pressione di Nestorovski, che era dietro di lui, in posizione irregolare rispetto alla linea difensiva (34′). LO SCATTO ROSANERO Tanta qualità sia nelle giocate che negli interpreti da parte palermitana, ed ecco che il pareggio è diventato realtà quando Trajkovski, dopo una precisa triangolazione con Nestorovski, è penetrato come un coltello nella burrosa retroguardia di casa e ha piazzato il pallone alla sinistra di Perisan (43′). Lì le certezze del Padova sono crollate, come un castello di sabbia. E, come un film già visto più volte, la ripresa ha visto la squadra crollare, subendo in 120 secondi sorpasso e allungo definitivo da parte del Palermo: cross da sinistra di Falletti, “spizzata” di Moreo e Rajkovic, con Pulzetti immobile, ha infilato da pochi passi (23′); poi grande giocata di Moreo, con apertura a destra per Nestorovski, che ha insaccato con la complicità del palo interno (25′). Discorso chiuso, al Padova non è rimasto che raccogliere i cocci. E battersi il petto”.