Il Mattino: “Avellino. Tregua covid, ma Kragl si blocca. Contro il Palermo in avanti Micovschi, Plescia e Kanoute”

L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sulla preparazione dell’Avellino in vista della sfida contro il Palermo.

Nel primo giorno di tregua dal Covid, con i tamponi che sono risultati negativi anche per dirigenti e tecnici, Carmine Gautieri non si è fatto scappare l’occasione per una doppia seduta di allenamenti. Radunato il gruppo al Partenio-Lombardi, il successore di Braglia ha in mattinata concentrato l’attenzione sulla cura della condizione fisica e nel pomeriggio fatto ripassare gli schemi. Stavolta, alla luce delle pesantissime e numerose assenze che si profilano all’orizzonte, la scelta del modulo sarà inevitabilmente dettata e condizionata dalle sole caratteristiche dei disponibili.

Un conteggio abbastanza semplice se si tiene conto delle tante defezioni che vedono Riccardo Maniero, Jacopo Murano e Simone Ciancio in quarantena, Luigi Silvestri e Davide Bove in castigo per squalifica, Alberto De Francesco e Lorenzo Chiti sempre fermi in infermeria, mentre Antonino Di Gaudio e Alberto Dossena da oggi proveranno a riaggregarsi al gruppo.

Come se non bastasse, in un report post allenamento che ha assunto le sembianze di un bollettino di guerra, si è ieri pomeriggio aggiunto l’ennesimo imprevisto perché Oliver Kragl si è preventivamente fermato per un problema al flessore. La cautela e l’esperienza del tedesco, bravo a gestirsi e a non sforzare eccessivamente i suoi muscoli pure nelle scorse settimane, dovrebbero aver evitato conseguenze ma per sapere se sarà disponibile contro il Palermo, fischio di inizio alle 14.30 di domenica, bisognerà attendere le prossime 48 ore.

Sottoposto dallo staff medico a terapie e massaggi, in giornata Kragl effettuerà degli esami ecografici presso lo studio Volino che serviranno per proprio per avere un quadro clinico più chiaro. Quanto basta per complicare ulteriormente i piani di Carmine Gautieri che non può di certo aggrapparsi alle residue speranze di riavere in extremis Maniero dalla quarantena (l’unico dei tre che potrebbe negativizzarsi entro domenica) o di recuperare al cento per cento Kragl e Di Gaudio. Di conseguenza per mettere insieme una formazione equilibrata, evitando di stravolgere del tutto le caratteristiche di alcuni calciatori, al Partenio Lombardi sono andate in scena soprattutto prove di 4-3-3. In questo caso, davanti a Francesco Forte che spera di tenere per la quarta gara consecutiva inviolata la porta dei lupi, in difesa hanno preso posto Rizzo, Stanzione (giovane della Primavera 3 che ha sostituito momentaneamente Dossena), Scognamiglio e Tito. Scelte obbligate con il solo Mignanelli, recuperato da appena una settimana al[1]la causa, a fungere da jolly per tappare eventuali buchi. Scelte altrettanto scontate, per assoluta carenza di alternative, pure in mediana dove il tripode di centrocampo è stato composto da Carriero, Aloi e Matera con quest’ultimo alternato sia davanti alla difesa che nella posizione di interno sinistro.

Del tutto inedito, infine, il tridente offensivo con Kanoute e Micovschi a fungere da esterni puri ai lati di un motivatissimo Vincenzo Plescia. L’ex attaccante della Vibonese, solo due reti finora per colpa di una stagione a dir poco travagliata e condizionata dagli infortuni, avrà una nuova chance da titolare proprio contro la squadra della sua città di cui è tifosissimo. Malgrado ciò, al termine della gara di andata, Plescia finì lo stesso nel mirino degli ultrà rosanero per la simulazione in area di rigore con cui si guadagnò il contestatissimo penalty che valse il pareggio. Per il 24enne siciliano sarà una sorta di partita nella partita che sarà chiamato a giocare da professionista combattendo contro i suoi stessi sentimenti.