“È la coppia di cui tutti parlano. I tifosi, gli addetti ai lavori e soprattutto gli allenatori avversari, come è successo venerdì scorso a Frosinone. «Non dimentichiamoci che l’Avellino ha inattacco Castaldo ed Ardemagni»: ha detto Moreno Longo. Eppure Gigi e Matteo, il napoletano e il milanese che pur essendo molto diversi si assomigliano, non sempre hanno giocato dall’inizio insieme. Nell’arco della stagione scorsa (Ardemagni arrivò l’ultimo giorno del mercato di agosto del 2016) e delle quindici giornate dell’attuale campionato i due sono partiti come coppia di attacco titolare solo 11 volte: 9 nel 2016-2017, 2 in questo (contro Salernitana e Frosinone). Ardemagni ha realizzato 4 gol, Castaldo 1 (allo Stirpe su rigore). Insieme sono andati a segno nella partita più emozionante e lunga di tutte: quella contro il Latina che regalò la salvezza ai lupi all’ultima giornata. 11 i punti collezionati insieme dal primo minuto lo scorso anno, 1 solo in questo. Tra di loro c’è sempre stato un «terzo incomodo»: Verde prima, Morosini poi ed Asencio oggi. Walter Novellino però che sta gestendo Castaldo alla Altafini, ha intenzione di riconfermarli, almeno queste sono le indicazioni degli ultimi giorni, anche sabato prossimo con il Palermo, a patto che uno dei due si «sacrifichi» un po’ di più in area di rigore. Compito che finora è toccato a Super gigi per un motivo chiaro, come spiega Giovanni Bucaro, palermitano doc tra l’altro, ma anche ex allenatore e giocatore dei lupi. Da difensore sa riconoscere bene la stoffa dei bomber. «Hanno caratteristiche molto simili: entrambi sono prime punte molto fisiche, ma con una differenza. Castaldo, soprattutto negli ultimi anni, ha dimostrato di sapersi adattare di più, di saper fare anche altro, di essere pronto al sacrificio per la squadra. Ardemagni invece è più egoista: respira e vive per il gol. […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Mattino”.