L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sul Cittadella e le parole di Gorini dopo la sconfitta contro la Spal.
Il rammarico c’è. Ed Edoardo Gorini, nella sala stampa del Mazza, non lo nasconde. «Siamo stati poco incisivi davanti e non abbiamo saputo approfittare di una Spal che è sì una squadra forte e di qualità, ma che era in difficoltà», l’analisi del tecnico del Cittadella dopo il 2-1 rimediato a Ferrara. «Nel primo tempo abbiamo tenuto il possesso della palla, ma su una ripartenza abbiamo incassato il loro gol. E il punto è che, di tutta la mole di gioco costruita, non abbiamo finalizzato nulla. Nella ripresa abbiamo iniziato molto bene, creando un paio di palle gol abbastanza nitide, ma non le abbiamo sfruttate, mentre loro hanno realizzato un’altra bella rete. Abbiamo anche riaperto la partita su calcio di rigore, ma senza pareggiare. E alla fine dispiace, perché non siamo stati abili a sfruttare il momento no della Spal, come avremmo dovuto fare».
Dal centrocampo in su, in effetti, non si è salvato nessuno, tolti i subentranti Ambrosino e Carriero. Da Asencio, in particolare, era lecito attendersi di più, considerato che tutti i riflettori erano puntati sul suo ritorno da titola re. «Raul sta rientrando dopo un periodo in cui è stato fuori. Si sta dando da fare, ma da lui pretendiamo molto di più. E dico da lui ma anche dagli altri, da Magrassi a Embalo a Maistrello. Se perdi vuol dire che qualcosa non è andato, con la Spal noi non siamo stati abbastanza cattivi. Poi c’è stato anche qualche episodio dubbio che vorrei rivedere, e mi riferisco ai due cartellini gialli non dati a Zanellato e Fetfatzidis, che poi ha fatto gol: non ho riguardato le immagini ma secondo me c’erano, così come poteva esserci un rigore su Antonucci».
La squadra però ha faticato a costruire gioco. Così come dietro si è sentita l’assenza di capitan Perticone, in mezzo al campo è mancato uno come Crociata, e non solo per le sue doti di tiratore. Potrà superare in settimana il suo affaticamento muscolare e rientrare per il match di sabato al Tombolato col Palermo? «Lo spero, ma dobbiamo valutarlo di giorno in giorno». In classifica, se non altro, il margine sulla zona playout rimane ancora inalterato. «Ma dobbiamo rimboccarci le maniche», dice il mister.