Il giorno di Sorrentino: «La testa fa la differenza, ecco perché ancora gioco…»

“La Serie A celebra oggi la giornata di Stefano Sorrentino: si giocano Palermo­Chievo, per ovvi motivi la «sua» partita, e il derby ToroJuve, le due squadre che ne caratterizzarono l’inizio della carriera. Una bella occasione per un viaggio nel tempo col portiere che a 37 anni vede ancora lontano il giorno del ritiro: «Mi diverto molto, ho gli stimoli giusti anche in allenamento. La testa fa la differenza». Il viaggio nel tempo inizia dalla Juve: il settore giovanile e una panchina in Coppa Italia. «Era il febbraio 1998, io ero al Viareggio con la Primavera. Mi richiamarono perché qualcuno aveva problemi fisici e andai in panchina nella semifinale contro la Lazio. Ho una foto in cui sono seduto tra Zidane e Inzaghi. In quel periodo c’era un concorso tipo “Vinci la giornata col campione”: ecco, a me sembrava di aver vinto quel concorso… La mattina venne a salutarci l’Avvocato Agnelli, strinse la mano a tutti e quindi anche a me. Quell’anno capitava che mi facessero allenare con la prima squadra. Ricordi bellissimi. Peccato non aver fatto presenze, sarebbe stato come toccare il cielo con un dito. Ma io penso che ognuno ha ciò che si merita. A fine stagione Moggi mi disse che non rientravo nei piani della società e andai al Torino»”. Questo un estratto dell’intervista a Stefano Sorrentino, pubblicata oggi da “La Gazzetta dello Sport”.