L’edizione odierna de “Il Gazzettino” ha parlato dell’attuale momento di forma che sta vivendo il Venezia. Il lavoro di Zenga comincia a dare i primi frutti innanzitutto a livello di morale, ma l’ex portiere dell’Inter deve lavorare ancora molto per limare la propria squadra. Ecco quanto si legge:
“Appena voltata pagina per il Venezia di Walter Zenga si presenta un periodo intensissimo. Dopo la buona prova offerta nel derby con il Verona, impatta 1-1 in rimonta, il team lagunare è atteso da due trasferte di fila: venerdì a Palermo e martedì a Cremona. Due sfide importanti per il lavoro dell’Uomo ragno che ha già raccolto i primi frutti innanzitutto a livello di morale. Una serenità che si è toccata con mano nella gara di domenica al Penzo quando il Venezia ha saputo reagire a una prima parte di gara non giocata alla grande, con una ripresa da padrone del campo capace di riprendere la partita. Ma il lavoro che attende Zenga è ancora tanto. C’è da registrare una difesa che da tempo non era schierata a quattro e deve trovare ritmi e automatismi. Discorso particolare merita il centrocampo, schierato ufficialmente a tre ma molto elastico, dove sono da individuare ancora gli interpreti più adatti: non ha impressionato Bentivoglio contro il Verona e non lo aveva fatto nemmeno in precedenza. Questa stagione non è proprio iniziata bene per uno come lui che da febbraio scorso ha dovuto lasciare spazio a uno Stulac sì bravo, ma che al bel campionato del Venezia ha contributo solamente a metà. Il numero 7 appare lento e poco ispirato, mentre cresce Schiavone e inizia farsi vedere anche Segre. Zenga ha a disposizione altri protagonisti da provare per alzare il livello del ritmo sulla mediana, rendendo concreta anche la possibilità di favorire il gioco da lontano. L’attacco è al solito la croce del Venezia. Non c’è una punta che convinca al 100% e il pezzo migliore resta un Litteri ancora alle prese con il guaio fisico ma spinto da una grande carica agonistica. Qui è più difficile il compito di Zenga che a parte Falzerano da utilizzare defilato e principalmente quale assist-man, non ha grandi scelte. Ma si è visto anche nelle passate stagioni che alla fin fine qualcuno la metteva dentro e i risultati arrivavano. Potrebbe essere così anche quest’anno, avversari permettendo. Zenga ha annunciato soluzioni particolari sui piazzati e per uno che ha lavorato lungamente con il maestro Gianni Vio è quasi scontato e potrebbe essere una delle vie per uscire dall’impasse offensiva. Di certo il Venezia ha ritrovato verve ma anche che non è mai crollato davanti agli avversari in questa stagione. Nella gestione precedente le sconfitte erano arrivate per errori dei lagunari o per prodezze avversarie ma mai si erano registrate sbandate pesanti. Insomma la squadra, con tutti i suoi difetti, è all’altezza di tante altre e questo campionato anomalo a 19 squadre può far più paura, ma nel contempo garantisce una rapida risalita indovinando appena due partite. Già essere usciti con un semplice pareggio dalla zona-retrocessione in mezzo a squadre che hanno una partita giocata in più è segnale di come la determinazione e la ferocia care a Zenga possano pagare rapidamente”.