Vanoli: «Abbiamo meritato la finale. Al Palermo potevamo fare altri gol, giocato come se noi fossimo in svantaggio»
L’edizione odierna de “Il Gazzettino” si sofferma sul Venezia e le parole di Vanoli dopo la vittoria contro il Palermo.
Il traguardo raggiunto da Paolo Vanoli con il Venezia rappresenta un momento significativo per il club e il suo allenatore. Portare la squadra in finale per la promozione in Serie A dopo una stagione impegnativa sottolinea non solo la competenza tattica di Vanoli, ma anche la sua capacità di ispirare e motivare i suoi giocatori verso un obiettivo condiviso.
Il fatto che Vanoli abbia parlato per mesi con “ostinata convinzione” del sogno di raggiungere la Serie A mostra la sua fiducia nel progetto e nel potenziale della squadra. Questa mentalità positiva è cruciale, specialmente in incontri ad alta posta come una finale di playoff, dove la pressione può essere immensa.
Per Venezia, affrontare la Cremonese in una partita così critica non solo mette in palio un ritorno alla massima serie, ma offre anche l’opportunità di dimostrare la crescita della squadra sotto la guida di Vanoli. Una vittoria non solo confermerebbe il successo della sua filosofia e approccio, ma potrebbe anche segnare l’inizio di una nuova era per il club.
Se il Venezia dovesse vincere e guadagnarsi la promozione, questo potrebbe attrarre nuovi talenti e investimenti, essenziali per competere efficacemente in Serie A. La gestione della squadra nel prossimo mercato dei trasferimenti e la pianificazione per la stagione successiva saranno cruciali per stabilire il Venezia come una presenza stabile nella massima serie italiana.
«Giocheremo questa finale perché ce la siamo meritata, per tutto quello che abbiamo costruito in questa stagione. Contro il Palermo è stata la partita perfetta, il coronamento di tutte le esperienze, belle e negative, della stagione: a Palermo abbiamo giocato con personalità, acume tattico e intelligenza, mentre l’altra sera siamo scesi in campo come se fossimo noi in svantaggio. Potevamo fare anche qualche gol in più, nei primi 30-35″ abbiamo espresso un calcio di alto livello».