L’edizione odierna de “Il Gazzettino” parla delle ultime in casa Venezia. Dicembre caldo per i lagunari in attesa di risposte confortanti sul campo e in società. Tacopina cerca finanziatori per uscire di scena, o per continuare a reggere (e quindi a decidere) la maggioranza del club arancioneroverde grazie alle risorse dei suoi partner statunitensi (a proposito dei quali ha sempre ribadito «Nessuno ha abbandonato il progetto»)? Questo rimane l’interrogativo di partenza che Tacopina non ha ancora chiarito, ma la sensazione è che non voglia disimpegnarsi del tutto dopo l’impegno e le risorse investite dall’estate 2015 ad oggi. Una certezza, in una fase da muro di gomma, è invece che il presidente non ha ancora ricevuto nessuna concreta offerta per l’acquisto di quote societarie, motivo per cui tutte le voci di un possibile closing entro fine dicembre non sembrano avere reali possibilità di realizzarsi (quella in agenda giovedì 19 è una normale assemblea di approvazione del bilancio). Infatti, mentre la società ha già pagato in anticipo (rispetto alla scadenza di lunedì 16 dicembre) tutti gli stipendi, ritenute e contributi del bimestre settembre-ottobre 2019, a livello di possibili nuovi soci nemmeno la cordata imprenditoriale del Trevigiano (nota anche a Finint, l’advisor di Save in campo in questa ricerca di finanziatori, nonché già in contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e lo Studio Tonucci) ha ancora affondato il colpo con decisione. Un passo indietro resta poi la cordata straniera con affari tra il Qatar e la Lombardia, nonché altri 2-3 soggetti che hanno comunque bussato alla porta di viale Ancona chiedendo e ottenendo di visionare bilanci e documenti. Tacopina è atterrato ieri a Venezia, sabato sarà al Penzo per Venezia-Spezia e martedì in Piazza Ferretto a Mestre per gli auguri di Natale con i tifosi (ore 18.30), mentre almeno ufficialmente nessun incontro istituzionale è in agenda