“«È tutto l’anno che sovvertiamo pronostici, possiamo farlo anche vincendo a Palermo». Pippo Inzaghi è pronto a metterci la mano sul fuoco, il suo Venezia ha tutte le carte in regola per stupire ancora, stavolta facendo piangere gli oltre 12 mila tifosi rosanero – questo il dato a ieri sera – che domani (ore 18.30, arbitro Aureliano di Bologna) si aspettano solo di vedere la loro squadra staccare il pass per la finale playoff che porterà in Serie A. Gli arancioneroverdi dopo l’1-1 in rimonta di tre giorni fa sono tuttora in corsa, seppur con la vittoria come unico risultato a disposizione. «Ho rivisto la partita di mercoledì e devo dire che il Venezia più che stupirmi mi ha davvero esaltato – le parole di mister Inzaghi –. Non potevo dirlo pubblicamente prima che la giocassimo, ma non mi aspettavo una prestazione di questo spessore contro un Palermo molto più risposato di noi. Il loro organico è davanti agli occhi di tutti, emblematici i tre giocatori (Coronado, Gnahorè e Nestorovski, ndr) che hanno inserito nel secondo tempo, eppure di fatto abbiamo sofferto solo nel finale dopo esser stati superiori per 70’». Di sicuro se il Venezia è rimasto aggrappato alla semifinale un ruolo decisivo l’ha avuto il portiere Audero. «Emil è stato eccezionale, ma a ben vedere ha parato “solo” una punizione di Trajkovski e l’uno contro uno con Coronado lanciato da una nostra palla persa. Nell’occasione Modolo ha compiuto una leggerezza, il primo scivolone da agosto ad oggi, glielo si può concedere visto che due anni fa giocava in Serie D e oggi è diventato uno dei migliori difensori della cadetteria». Inzaghi spegne sul nascere ogni possibile “caso Garofalo”, il terzino sinistro che mercoledì ha assistito alla gara sul tetto del Penzo assieme al presidente Joe Tacopina dopo esser stato escluso dall’allenatore per un eccesso di nervosismo (pare nel momento in cui ha appreso che avrebbe giocato Del Grosso). «Ma quale caso, per piacere, Garofalo ha giocato 40 partite quest’anno. Per fortuna i giocatori stanno tutti bene, ci aspetta una finale e punterò su chi si allena meglio. Cambiamento? Devo valutare, c’è chi ha fatto due partite ravvicinate e chi è più riposato come Geijo ad esempio. In uno stadio da Serie A non cambieremo il nostro atteggiamento, il Palermo ha molto più da perdere rispetto al Venezia, per lo è “strano” essere ai playoff, per noi invece è una gran cosa. E come tale dobbiamo viverla e godercela, perché siamo in grado di vincere e continuare a giocarci il sogno Serie A»”. Questo quanto riportato da “Il Gazzettino”.