L’edizione odierna de “Il Gazzettino” si sofferma sulla gara tra Palermo e Venezia e la sfida tra ex.
Qualcuno in laguna ha vissuto il classico toccata e fuga, altri invece avevano già fatto intravedere promesse poi in parte disattese, ma c’è anche chi un segno l’ha lasciato in campo e nel cuore dei tifosi. Quest’ultimo è il caso Francesco Di Mariano, ed è lui che domenica guiderà la carica degli ex ai quali il Venezia chiederà strada a Palermo (ore 18). A vestire il rosanero, oltre all’attaccante palermitano doc, sono il terzino ceco Ales Mateju (ex ancora più recente nel girone di ritorno della scorsa Serie A) e due centrocampisti, il croato Leo Stulac e Jacopo Segre, senza scordare il direttore sportivo Leandro Rinaudo che nella Serie B 2017/18 aveva traghettato l’area tecnica arancioneroverde dopo la deleteria rottura con Giorgio Perinetti.
AGRODOLCI. Tali sono senza dubbio i ricordi di Di Mariano. Per il nipote del calciatore siciliano per eccellenza (Totò Schillaci) quella del Venezia resta la maglia indossata più spesso in carriera, 82 volte con all’attivo 12 reti e 9 assist tra il 2018 e il 2021. Un triennio iniziato male retrocedendo in C la sua seconda di tre di fila con Novara e Juve Stabia scongiurata solo a tavolino grazie alle disgrazie (guarda caso) del Palermo, ma chiuso trionfalmente contribuendo alla promozione in A con Paolo Zanetti al timone. Ciò per poi concedere il bis pochi mesi fa a Lecce, però non prima di aver esordito nel massimo campionato in arancioneroverde nel ko al Maradona di Napoli. Pescato al Koper per pochi euro dall’allora ds Perinetti, da Venezia aveva spiccato il volo verso la Serie A anche Leo Stulac, regista col vizio del gol (9 in 43 presenze più 4 assist) e decisivo nel 2018 per spingere la squadra di Pippo Inzaghi alla semifinale playoff, persa di misura proprio contro il Palermo.
Il croato ha deluso a Parma, è ripartito dalla B a Empoli ripetendosi al presente scendendo in Sicilia, ma finora agli ordini di Eugenio Corini ha raccolto sole 7 presenze e appena 9′ nelle ultime 5 giornate. A proposito di centrocampisti occhio a Segre, titolare nel 2018/19 (31 gare, 3 reti e un assist) con Vecchi, Zenga e Cosmi, passato poi per Chievo, Spal e Perugia senza riuscire a conquistarsi davvero il suo Torino e la Serie A. Una categoria nella quale pochi mesi fa aveva fornito un onesto contributo il terzino Mateju (9 gettoni e un assist), firmato in tutto fretta dopo il clamoroso autogol del made in Usa che nel mercato di gennaio aveva regalato alla Salernitana un Mazzocchi ora arrivato addirittura in nazionale. Ad ogni modo domenica al Barbera Modolo e compagni dovranno guardare a vista un altro rosanero, il mediano bosniaco Dario Saric, in questa stagione già a segno contro il Venezia (seppur quasi del tutto in versione Primavera causa Covid) il 14 agosto al Penzo, quando inaugurò il 3-2 a favore dell’Ascoli in Coppa Italia. Oggi intanto apre la prevendita per Venezia-Ternana di sabato 3 dicembre a Sant’Elena