Il Gazzettino: “Notte di guerriglia tra tifosi. Assalto al bus dei palermitani”

Anche il quotidiano “Il Gazzettino” ricostruisce gli scontri avvenuti tra i tifosi del Venezia e quelli del Palermo dopo la gara di mercoledì sera: “Tre feriti lievi, un autobus Actv danneggiato per 10 mila euro, una corsa automobilistica soppressa per i disordini, daspo in arrivo per tutti i facinorosi. E’ il bilancio degli scontri post partita Venezia-Palermo, che ha portato la Questura palermitana a sospendere la vendita dei biglietti per il “settore ospiti” del match di ritorno domenica prossima, bloccando quindi la trasferta dei supporter veneziani. In tutto due blitz mercoledì sera, prima al Tronchetto e poi a Piazzale Roma, ad opera di “teste calde” tra gli ultras arancioneroverdi, alcuni armati di oggetti contundenti, a detta di un tifoso del Palermo, addirittura spranghe. Facinorosi che avrebbero an- che seguito in macchina l’autobus che trasportava i sostenitori dei rosanero. Gli scontri si sono visti a Piazzale Roma dopo mezzanotte e a causa dei disordini la linea automobilistica N1 non è potuta nemmeno partire. La Digos ha acquisito i filmati delle telecamere: i rissosi saranno identificati e denunciati, per tutti è annunciato anche il provvedimento del questore che vieta di assistere a manifestazioni sportive.

LA PROVOCAZIONE Dopo la partita del Penzo di mercoledì sera, i tifosi ospiti par-
tono da Sant’Elena, a bordo di un battello foraneo dedicato a loro, e arrivano al Palaexpo, il Venice Gate Parking di Porto Marghera. Qui salgono a bordo di un autobus Actv, anche questo esclusivo, diretto a Tronchetto e Mestre. Ma qualcosa va storto: al Tronchetto un gruppetto di ultras arancioneroverdi, circa una trentina, accerchiano l’autobus con a bordo i sostenitori della squadra avversaria. Il mezzo viene preso a calci e bersagliato da oggetti trovati nei paraggi: bottiglie di birra e un blocco di new jersey in plastica, di quelli utilizzati per gestire la viabilità. Pare che proprio quest’ultimo abbia frantumato un finestrino, ferendo un supporter siciliano con le schegge di vetro. Niente di grave fortunatamente, se l’è cavata con un cerotto sulla testa. I facinorosi scappano prima dell’arrivo dei funzionari della questura, responsabili di gestire l’ordine pubblico. L’autobus Actv danneggiato riprende la sua corsa, ma non più per Mestre. E’ necessario sostituirlo a Piazzale Roma e procedere con gli accertamenti per il vandalismo. Le “teste calde” del Tronchetto però non se ne sono andate: non avendo trovato grande soddisfazione dal lancio di oggetti, decidono di seguire il bus a distanza. Così, a Piazzale Roma, i palermitani trovano un gruppo di circa una ventina di tifosi veneziani sfegatati (e ubriachi) ad aspettarli minacciosi, con in mano i bastoni delle bandiere e altri oggetti contundenti.

LO SCONTRO L’autobus viene preso a calci e pugni, ma stavolta gli ospiti reagiscono con forza alle provocazioni. L’autista è infatti costretto ad aprire la porta e lasciar scendere i passeggeri. I palermitani, per prima cosa, svuotano un estintore all’esterno della porta anteriore per tenere a distanza i rivali. Volano parole grosse e a terra si arriva alle mani, ma per poco: intervengono polizia e carabinieri, mentre chi ha dato il via alla rissa se la dà a gambe levate alla vista delle divise. Tre giovani palermitani vengono medicati e controllati sul posto per lievi ferite e contusioni, dagli operatori del Suem 118. La colluttazione tra i gruppi antagonisti dura pochi minuti, ma crea parecchia confusione nel piazzale, tanto che la corsa Actv della linea N1 deve partire alle 00.51 ma viene soppressa, impossibile muoversi in mezzo a quel trambusto. I danni all’autobus ammontano attorno ai 10mila euro: sono stati rotti più finestrini e scardinate le porte. Le indagini della Digos sono in corso e al vaglio ci sono le registrazioni delle telecamere di sicurezza e i filmati acquisiti dagli operatori dell’ordine pubblico. Chi sarà identificato non rischia solo la denuncia per i tafferugli e il danneggiamento del mezzo pubblico, ma anche il daspo del questore“.