L’edizione odierna de “Il Gazzettino” si sofferma sul Venezia che ha battuto il Palermo in semifinale di ritorno playoff serie B.
Un Venezia in versione “calcio champagne” respinge con perdite per 2-1 il Palermo e si siede comodo, aspettando di sapere chi tra Cremonese e Catanzaro sarà l’ultimo ostacolo verso il ritorno in Serie A. Il volo in finale-playoff era stato ipotecato lunedì scorso sbancando il Barbera con la palombella di Pierini ma ieri sera, com’era auspicabile ma non scontato, gli arancioneroverdi non hanno pensato per un solo istante a gestire, iniziando ad attaccare al fischio d’inizio e fermandosi solo al triplice della meritata apoteosi. Serata da ricordare quella del Penzo, e non inganni la vittoria col minimo scarto – quasi 10.500 sugli spalti, record stagionale i 10.189 paganti veneziani – perché davvero la prestazione del team di Paolo Vanoli è stata in versione “monstre”, al punto da non far mai entrare in partita l’avversario più spendaccione dello scorso mercato estivo.
Almanacchi alla mano, da quando esistono i playoff a sei squadre (2013/14) non era mai successo che tra la terza e la sesta della stagione regolare – come appunto Venezia e Palermo – ci fossero ben 14 punti di differenza (record precedente il +11 del Frosinone sul Cittadella nel 2016/17). Una differenza che si è vista tutta con tratti di evidente imbarazzo, per un Palermo asfaltato anche oltre ogni più rosea previsione. Per la gioia di un pubblico a ragione orgoglioso e festante, ma soprattutto del presidente Duncan Niederauer mescolato come ormai d’abitudine tra gli ultras in Curva Sud, e che al massimo all’indomani della finale di ritorno del 2 giugno al Penzo (giovedì 30 a Cremona o Catanzaro quella di andata, sempre alle 20.30) rivelerà i nuovi soci coinvolti per rendere più solido e sano il suo club.