“Otto giornate alla fine del campionato e una domanda. All’Udinese conviene preoccuparsi delle squadre che incalzano alle sue spalle e di conseguenza attaccarsi alla radiolina per ascoltare cosa fanno Carpi, Palermo e Frosinone, oppure sarebbe meglio provare a incalzare i club che si trovano di pochissimo più in alto in classifica? La storia recente della società bianconera suggerirebbe la seconda scelta: l’Udinese, da molti anni, è infatti più abituata a rincorrere che a farsi rincorrere. Il ruolo del cacciatore, insomma, calza più di quello della preda che deve sfuggire. Le grandi rimonte culminate con le qualificazioni in Champions League sono nate così e così può arrivare anche la salvezza. Puntando in alto invece di guardarsi le spalle. È altrettanto vero, però, che i punti dalla zona B sono diventati pochi (tre) e uno sguardo verso il basso è d’obbligo. A ritrovarsi più in forma, in questa sosta pasquale, tra tutte le squadre con cui l’Udinese dovrà avere a che fare da qui a maggio è il Carpi, che nel girone di ritorno ha perso solo con tre grandi (Roma, Fiorentina e Napoli) ed è stato in grado di strappare un punto all’Inter e oggi viaggia con il ritmo più interessante delle zone basse. La squadra del tecnico Castori è in serie positiva da cinque turni (tre pari e due vittorie di fila) e nessuno, nella bassa classifica, può vantare una marcia simile. L’inerzia, quindi, sorride all’Emilia. Più altalenante, invece, il ritmo del Frosinone, che in ogni caso sta viaggiando più velocemente dell’Udinese (solo due sconfitte nelle ultime sei giornate). Il club ciociaro vince in casa quando conta (vedi lo scontro diretto con i bianconeri) ed è riuscito a prendere un punto anche a Firenze. Male, anzi malissimo, il Palermo. La squadra del presidente Zamparini non vince da gennaio, quando asfaltò proprio l’Udinese con quattro reti. Dopo è calato il buio, con due esoneri e un rapido scivolamento verso la serie B. Per i rosanero, quattro sconfitte nelle ultime sei partite. Di quelle che stanno sotto, è di certo la squadra su cui fare la corsa per salvarsi. Ma anche chi sta sopra è più che raggiungibile. La Sampdoria di Vincenzo Montella, ad esempio. L’aeroplanino non è mai decollato e dopo aver vinto due scontri diretti contro Frosinone e Verona si è di nuovo fermato. Poi ci sono Atalanta e Torino, a due punti dai friulani, entrambe ferme a una vittoria nelle ultime sei gare. Rincorrere si può. Si deve”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Gazzettino”.