Clamoroso colpo di scena in Serie B, la Corte Federale D’appello ha concesso una riduzione della pena al Palermo, i rosanero sono stati puniti con 20 punti penalizzazione e un’ammenda di 500 mila euro mantenendo così la categoria. Retrocessione per Foggia, Padova e Carpi, mentre ai play out andranno Salernitana e Venezia. L’edizione odierna del “Gazzettino” fa il punto della situazione sulla giornata di ieri e sul clamoroso ribaltone della giustizia federale.
È arrivata ieri sera all’ora di cena la temuta doccia fredda per il club di Joe Tacopina, che dovrà giocarsi la salvezza ai playout contro la Salernitana, con gara di andata all’Arechi e ritorno al Penzo in date ancora tutte da definire.
A sparigliare le carte la sentenza della Corte d’appello della Federcalcio ufficializzata per prima dalla Lega B alle ore 20.40 sul proprio sito secondo la quale per i triennali illeciti amministrativi commessi dal Palermo è sufficiente una penalizzazione di 20 punti da scontare nella classifica 2018/19 (con conseguente colpo di spugna alle speranze playout di un Foggia ormai definitivamente in C).
Una condanna impalpabile se rapportata a quella inflitta in primo grado il 13 maggio dal Tribunale federale nazionale, che aveva ritenuto congruo in proporzione alla gravità dei falsi in bilancio denunciati e documentati dalla Procura Figc spedire il club siciliano dal terzo all’ultimo posto con conseguente retrocessione in Serie C.
Nell’udienza di ieri pomeriggio a Roma in Corte federale i legali rosanero avevano chiesto la piena assoluzione sostenendo l’inconsistenza dei pesanti capi d’accusa, riuscendo così ad evitare la C e perdendo di fatto solo il diritto ai playoff.
Sanzioni, peraltro, pubblicate per ora senza quelle motivazioni sulla base delle quali, in teoria, la Procura federale potrebbe presentare ricorso contro il Palermo al Collegio di Garanzia del Coni, possibilità invece preclusa al Venezia e alla Salernitana che non sono mai state parti in causa nel processo sportivo.
Adesso si tratta di vedere come il presidente Figc Gabriele Gravina prenderà atto della mutata situazione della B nel corso del Consiglio federale di questa mattina a Roma (ore 11), mentre l’odierna seduta del Consiglio direttivo della Lega B unico organo deputato a fissare le date dei playout è saltato essendo i rappresentanti dei club in rotta con il presidente cadetto Mauro Balata proprio sul fronte playout sì o no.
«Dire che sono perplesso non rende l’incredulità di Dante Scibilia, dg lagunare Il capo d’accusa contro il Palermo è di essersi iscritto ai campionati falsificando i bilanci. Se colpevole non avrebbe neanche dovuto partecipare al campionato, invece il -20 punti è solo un compromesso che decide ma non spiega. Non è razionalmente concepibile una sentenza intermedia come questa».
Come si muoverà ora il Venezia?
«Valuteremo tutte le strade percorribili, ma oggi cosa spiego ai giocatori e al mister che si trovano in situazione a dir poco imbarazzante? Il problema non è il Palermo ma solo come funzionano le cose in questo mondo. Da questa vicenda una cosa l’ho imparata, che la pena è sempre meno dolorosa dell’onestà, questa sentenza è lo specchio di un paese da terzo mondo, perché nonostante una colpevolezza verificata e sancita, la pena dice che è stato bene essere colpevoli. Sono profondamente amareggiato, avrei capito un’assoluzione, mentre qui al Palermo è stato detto sei colpevole ma non ti faccio niente».