L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’ennesima tegola su Belotti e il Torino.
L’ultima immagine della domenica romana non lasciava presagire nulla di buono: dopo Roma-Torino, Andrea Belotti ha avuto bisogno del passaggio di un’autoambulanza per raggiungere il pullman della squadra distante poche centinaia di metri dallo spogliatoio dello stadio Olimpico. Poco prima, il capitano era uscito dal terreno da gioco portato a spalla da due uomini dello staff, non riuscendo a camminare a causa del forte dolore alla coscia destra. Ieri mattina si è svegliato a Torino con un dolore meno acuto, ma è dovuto ricorrere ugualmente alle stampelle per stare in piedi e raggiungere il Centro di medicina dello Sport del capoluogo piemontese dove si è sottoposto a una prima risonanza magnetica. In mattinata il dottore Daniele Mozzone, responsabile sanitario del club, gli ha prenotato anche una ecografia di verifica, così da poter avere un quadro ampio e completo circa l’entità dell’infortunio prima di ufficializzare la diagnosi. Le prime indiscrezioni configurano uno scenario pessimista: dopo l’infortunio di inizio anno che lo ha obbligato in infermeria per cinquanta giorni, il Toro sta per perdere il suo capitano nuovamente per diverso tempo.
Lesione. C’è chiaramente molta preoccupazione nel club per le condizioni del Gallo, e la prospettiva che resti vittima di un lungo stop, a questo punto, diventa sempre più concreta. La risonanza magnetica eseguita ieri ha già fatto emergere una lesione muscolare importante al retro-coscia della gamba destra. Il Torino si è preso ancora mezza giornata di tempo prima di ufficializzare con precisione la diagnosi, circostanza che si verificherà in giornata dopo il secondo esame strumentale. Accanto alla preoccupazione trova posto anche una giusta prudenza. È per questo motivo che, ieri pomeriggio, il club ha pubblicato una nota attendista sulle condizioni del Gallo nella quale si leggeva: «Per Andrea Belotti nella giornata di oggi (ieri, ndr ) verranno eseguite le iniziali valutazioni strumentali, che poi saranno completate domani (oggi, ndr ) per definire la diagnosi dell’infortunio». Nulla di buono all’orizzonte. Ma che l’infortunio fosse serio e che gli potesse pregiudicare il rientro prima del prossimo anno, lo si era percepito già domenica sera, a caldo. Non ne aveva fatto certo mistero Ivan Juric: «Belotti si è stirato di brutto, la sensazione è questa, starà fuori per un po’». In questo momento del campionato è una perdita di spessore per Juric e per il Toro, rischia di esserlo anche per il commissario tecnico Roberto Mancini, in vista degli spareggi di marzo per andare al Mondiale in Qatar.