Il Foggia non si arrende, vuole la riammissione in B: «Abbiamo tutte le motivazioni per vedere accolte le nostre richieste»

Il caos in B continua. Si sono giocati playoff e playout ma alcuni club vogliono ancora giustizia. Su tutte il Foggia e il Venezia. I rossoneri chiedevano di disputare i playout dopo la sentenza di primo grado nei confronti del Palermo; i lagunari di non disputarli proprio. La sentenza di secondo grado nei confronti del Palermo però ha ribaltato tutto e mandato in C il Foggia e ha fatto disputare i playout a Salernitana e Venezia. I rossoneri comunque non si arrendono e chiedono il ripescaggio in B. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” su questo argomento: “Il Foggia non si arrende. Continuerà la sua battaglia per via giudiziaria per provare ad ottenere la riammissione in B. Oggi a Roma si terrà la prima udienza presso il Tar del Lazio, che il 20 maggio si era già espresso favorevolmente sulla sospensiva chiesta dal club per riuscire a disputare i playout, prima della sentenza di secondo grado sul Palermo. Un pasticcio giuridico, così lo definiscono i legali del Foggia che sono molto fiduciosi di ottenere una sentenza favorevole dal tribunale amministrativo. A difendere il club pugliese ci sono il professor Antonio Catricalà e l’avvocato Luigi Fischetti, sono loro ad aver suggerito la strategia giudiziaria ai patron Franco e Fedele Sannella. «Il club non si arrenderà e andrà avanti, ho sentito i dirigenti convinti -spiega l’avvocato Fischetti-. All’indomani della sospensiva la Lega B avrebbe dovuto far giocare i play out a Foggia e Salernitana. Ha ragione il Venezia a lamentarsi, perché ha conquistato il diritto a restare in B nel momento in cui è stata data esecuzione alla sentenza di primo grado del Palermo, facendo giocare i playoff al Perugia». In questa lunga battaglia giudiziaria il Foggia avrà proprio nel club lagunare un alleato prezioso. Il Venezia ha già pronta la sua battaglia, contesi simili a quelle del club rossonero. Nel pomeriggio i giudici entreranno nel merito delle richieste dei due club retrocessi in C. «Siamo convinti della nostra linea difensiva -conclude Fischetti-. L’atto che ha cancellato i playout e fatto disputare i playoff al Perugia è stato votato da dirigenti di squadre interessate in evidente conflitto di interesse». Oggi se ne saprà di più, nel frattempo i dirigenti lavorano per garantire l’iscrizione al prossimo campionato”.