In merito alla difficile situazione attuale in ambito sanitario e di conseguenza nel mondo del calcio, nelle ultime settimane si sta parlando molto della possibile ripresa dei campionati ma ad oggi sarebbe difficile pronosticare se e quando le partite riprenderanno quasi sicuramente a porte chiuse.
Le ipotesi sul terreno sono molte ed alcune non fanno dormire sonni tranquilli ai tifosi del Foggia. Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vicepresidente vicario della Federazione Italiana Giuoco Calcio dal 2017, ha ribadito in questi giorni nel corso di alcune interviste, che gli organi del calcio vorrebbero portare a termine la stagione e sono pronti a fare tutto il necessario visto che soltanto il campo dovrebbe decidere per l’assegnazione dei trofei, delle promozioni e delle retrocessioni.
Ma ha purtroppo anche aggiunto che al momento non ha certezza di quanto possa avvenire da qui alle prossime settimane e mesi. Se ipoteticamente i campionati dunque si bloccassero, allo stato attuale dalla D alla C salirebbero le prime nove in classifica dei 9 gironi della Lega Nazionale Dilettanti ovvero Palermo, Mantova, Lucchese, e poi Pro Sesto, Campodarsego, Grosseto, Matelica, Turris e Bitonto.
Per un amaro scherzo del destino, il Foggia dunque, ad un punto dall’appena citato Bitonto, dovrebbe rimanere in Serie D anche se ci immaginiamo che una decisione del genere aprirebbe ad una lunga serie di ricorsi da parte non solo del club rossonero ma anche dalle altre compagini che si vedrebbero arrecato un danno sportivo per promozione mancata.
Secondo quanto riporta Foggiacalciomania”, non ne vuole sentire neppure parlare l’allenatore del Foggia Ninni Corda che ha pure parlato di un possibile blocco dei ripescaggi dalla D alla C. Una proposta secondo il mister che non sta in cielo ne in terra. La compagine rossonera effettivamente tra le seconde attualmente in classifica dei nove gironi è la migliore piazzata fra tutte e dunque Corda, anche in caso di sospensione dei campionati, si sente già in C grazie per l’appunto all’opzione ripescaggi.
Il momento è indubbiamente complicato per tutto lo sport e tutto il calcio. In Francia ad esempio la Ligue 1 ha deciso di concludere già da ora la sua stagione e scudetto, assegnazione dei posti per le coppe europee, promozioni e retrocessioni sono state decise sulla base della classifica ferma all’ultimo turno di campionato. Ma già sono partiti i ricorsi della società che si sono sentite penalizzate da questa decisione.
In Serie A, dall’ultima riunione delle società, è arrivato un messaggio di unità: le squadre vogliono assolutamente concludere la stagione ma se non ci sono le condizioni di riprendere in sicurezza, dovranno essere le istituzioni a dichiarare la chiusura del campionato ed i club si adegueranno di conseguenza. Una presa di posizione dettata anche da ragione economiche per via dei contratti con gli operatori radiotelevisivi ed i contratti di sponsorizzazione.
In tutto questo ovviamente i primi a soffrire di questa situazione sono i tifosi che non vorrebbero altro che tornare a tifare la loro squadra allo stadio o davanti alla TV. Non possiamo dunque che augurarci che la normalità torni quanto prima.