L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” si sofferma sul caso degli sponsor occulti in serie A.
Nonostante il Decreto Dignità vieti gli spot su società del settore del gioco d’azzardo durante le partite di Serie A, i club sarebbero riusciti ad aggirare la norma per chi guarda i mach all’estero. Lorenzo Vendemmiale anticipa sul quotidiano alcuni dettagli della puntata di Report che andrà in onda su Rai3 il prossimo 26 dicembre, citando per esempio il caso del bookmaker online 1XBet. Si tratta di un colosso delle scommesse sportive da un milione di clienti in tutto il mondo, il cui logo sarà visibile dagli spettatori che guarderanno, dall’estero, il match tra Inter e Napoli che avrà luogo il prossimo 4 gennaio. Non è tuttavia chiaro chi vi sia a capo: un’inchiesta giudiziaria ha infatti rintracciato tre imprenditori russi a Cipro come beneficiari, ma si configurerebbe come «una specie di franchise», dato in gestione in Paesi diversi ad aziende diverse.
La sua genesi non risulta priva di ombre. La società detentrice di una delle licenze per esempio è stata colpita da una sentenza di bancarotta. Un’altra controversia ha avuto luogo a Kiev, dove il bookmaker avrebbe provato ad aprire un business ottenendo una licenza attraverso una società locale, poi revocata dal governo. Anche in Italia non sarebbe riuscita a ottenere le dovute autorizzazioni, almeno fino a qualche settimana fa. A gestire il sito italiano, con regolare licenza dei Monopoli, è la Cmobet Srl, azienda oggi di proprietà spagnola, ma fino a pochi mesi fa cipriota. Nel Cda era presente un manager della stessa cittadina dei tre imprenditori russi. Altrettanto opachi risultano i rapporti con la Lega calcio. 1XBet, infatti, sarebbe partner della Serie A dal 2018, attraverso l’advisor Interregional Sports Group, a cui la Lega Calcio ha venduto uno spazio commerciale poi appaltato al bookmaker. Oggi l’accordo vale circa 12 milioni l’anno. Difficile, tuttavia, capire i legami che legano il colosso al governo russo: sebbene siano stati negati i rapporti con Mosca, e anzi 1XBet sarebbe perseguito in Russia, sul posto continuerebbe ad agire indisturbato il suo clone legale 1XStavka.