L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” si sofferma sul caso plusvalenze e sul motivo per il quale è stata penalizzata solo la Juventus.
In principio era la Juventus. Adesso anche Roma, Lazio e Salernitana, senza dimenticare i fascicoli di Napoli, Bologna, Cagliari, Genova. Nel mirino della Procura e, prima o poi, della giustizia sportiva. Le plusvalenze farlocche diventano uno scandalo di sistema. Con una differenza: solo la Juve è stata punita a campionato in corso. Le altre lo saranno – semmai – nella stagione prossima. E non è detto che le sanzioni siano uguali. Gli investigatori ora cercano soprattutto mail e chat telefoniche. È lì che possono annidarsi le prove “documentali” di eventuali accordi per gonfiare i prezzi dei calciatori e presunte plusvalenze a “specchio”.
Ammesso che sia sufficiente: la procura di Torino ha dimostrato che l’arma indispensabile, per districarsi nel groviglio delle operazioni contabili, è quella delle intercettazioni. Intanto il blitz della Finanza solleva una domanda: cosa rischiano le romane in campionato? Nulla, per ora, poiché la giustizia sportiva deve aspettare quella ordinaria: il procuratore Figc, Giuseppe Chinè, chiederà gli atti, che vengono trasmessi a indagini concluse. A quanto risulta al Fatto, ci vorrà tempo, soprattutto per Roma. A Napoli, per l’affare Osimhen, la Procura ha ottenuto a gennaio una proroga di sei mesi. Sul piano sportivo significa che le indagini avverranno non prima dell’estate.
Le eventuali pene scatterebbero in futuro. E la classifica della Juve resterà l’unica sub giudice di questo campionato. Le accuse mosse sembrano simili, e per certi versi lo sono (il fascicolo di Roma è uno spin-off di Torino), corroborando la tesi del “così fan tutte”. In realtà ci sono differenze, anche tra Roma e Lazio. Ai giallorossi sono contestati i classici scambi “a specchio”, col paradosso che nel dossier compare la cessione al Sassuolo di Frattesi, uno dei più grandi rimpianti, che la Roma ricomprerebbe a peso d’oro. Oltre al danno, la beffa. Per la Lazio è improprio parlare di plusvalenze visto che sono state realizzate dalla Salernitana: si tratta di acquisti del club biancoceleste a prezzi verosimilmente gonfiati (emblematico il cartellino di Akpa Akpro) per sostenere il bilancio di quello campano, entrambi di Lotito. La Lazio si difende sostenendo che il passaggiodi denaro c’è stato davvero.
La Salernitana ha cambiato presidente. Il peccato originale è la multiproprietà – tra i padri putativi c’è Lotito – su cui la Figc non è riuscita a vigilare per anni. Le sanzioni possibili: ammenda per la violazione gestionale, retrocessione in Serie B se ha influito sull’iscrizione, penalizzazione in caso di slealtà sportiva (vedi Juve). Dipende da cosa c’è nel dossier. E al momento non si sa. Ciò che i tifosi (e nemmeno i legali, come evidenziato nella sentenza) bianconeri non hanno capito, è che la Juventus non è stata stangata per le plusvalenze –che in assenza di valore oggettivo restano impossibili da dimostrare – ma per il sistema: il dolo è emerso da intercettazioni e altri documenti (il famoso “libro nero Fp”). La prova, secondo i giudici sportivi, della slealtà della Juve, il cuore di quel processo. Solo se verranno trovati gli stessi elementi (ma Lotito è senatore, quindi protetto dall’immunità), le romane &C. saranno punite. Come la Juve. Ma non proprio come la Juve.
Tuttosport: “Serie B, anche il Parma a rischio penalizzazione”