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Il Fatto Quotidiano: “La Figc di Gravina fa il pieno di indagati”

L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” si sofferma sulla Figc e su Gravina.

Con me la Federcalcio più efficiente di sempre”, ha dichiarato di recente Gabriele Gravina, per rispondere agli attacchi (invero un po’ pretestuosi) della politica dopo l’ultimo scandalo scommesse. Sarebbe forse più opportuno chiedergli conto di chi frequenta la sua Federazione. C’è la sua firma in calce al provvedimento che ha nominato Coordinatore per l’attività giovanile e scolastica in Basilicata Maurizio Colonnese, fratello del più famoso Ciccio, ex difensore di Lazio e Inter. E ora indagato nell’ambito di un’inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Potenza. La sua nomina, nel 2021, doveva segnare una svolta in un territorio caro a Gravina e soprattutto al suo braccio destro e potentissimo fa c to tu m Giancarlo Viglione. Invece immaginate l’imbarazzo oggi: Colonnese era titolare di un’agenzia di scommesse che, secondo la procura guidata da Francesco Curcio, aveva come socio occulto Michele Scavone, considerato uno dei reggenti della criminalità organizzata locale. Questo prima di cedere le quote proprio a seguito dell’incarico ricevuto in Figc. Il ruolo? responsabile dell’attività giovanile regionale. Un mentore per i ragazzini. La Figc fa sapere che si è dimesso appena saputo dell’indagine: Gravina lo aveva appena riconfermato.

IN ATTESA degli accertamenti della magistratura, si dirà che nessuno in Figc poteva sapere. Giustificazione che non era servita però ad Alfredo Trentalange, ex n. 1 degli arbitri, costretto a dimettersi per lo scandalo del “procuratore narcotrafficante ”D’Onofrio, arrestato lo scorso anno. Il nuovo corso targato Carlo Pacifici, eletto con la benedizione federale, non si è discostato troppo dal passato. Uno dei primissimi atti è stato rinnovare al vertice del settore tecnico Matteo Trefoloni, ex arbitro internazionale, già citato nell’inchiesta di Calciopoli da cui era uscito indenne, ma quella è storia vecchia. Attualissima, invece, la sua imputazione per frode sportiva: Trefoloni è accusato di aver truccato una partita, lo spareggio play-out di Eccellenza toscana del 2017 fra Nuova Chiusi e Sestese.

All’epoca lui era responsabile regionale, e secondo i pm avrebbe designato un direttore di gara gradito alla Sestese (vincitrice grazie a un rigore e plurime espulsioni). Archiviato dalla giustizia sportiva, anche il gup aveva stabilito il non luogo a procedere, ma il verdetto è stato ribaltato in appello. Qualcuno se n’è ricordato al momento della nomina, a luglio: Il Fatto è in possesso del verbale di quella riunione, da cui risulta che più d’un consigliere aveva sollevato un’obiezione. Ma per l’Aia è tutto ok: Trefoloni è stato confermato, come già nel 2021 e nel 2022. E poi addirittura “promosso”: vicino al designatore della Serie A Rocchi (e quindi a Gravina), Trefoloni è uno dei volti su cui ha puntato l’Aia per Open Var, la trasmissione di Dazn in cui i fischietti spiegano le loro decisioni. La stessa persona che in tv dà autorevoli pareri sugli arbitraggi, si deve difendere dall’accusa di combine. Ma a pensarci meglio hanno ragione loro: rappresenta bene questa classe arbitrale e la nostra Federcalcio.

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Redazione Ilovepalermocalcio