Il Fatto Quotidiano: “Calciopoli non deve finire mai: Moggi premiato “alla carriera”
L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” si sofferma su Luciano Moggi premiato alla carriera.
Proprio nei giorni in cui viene svelata una nuova indagine che potrebbe fare epoca e ridisegnare la cartina della Serie A, il protagonista di uno dei maggiori scandali nella storia dello sport nazionale ottiene un riconoscimento pubblico per le sue gesta. Moggi riceverà il premio speciale alla carriera lunedì, nel corso del Festival del calcio italiano, una manifestazione organizzata a Salerno dal giornalista Donato Alfani, giunta quest’anno all’undicesima edizione. Da non confondere con il più famoso “Gran galà del calcio”, promosso invece dall’Associazione italiana calciatori, quella di Alfani è una kermesse locale, laterale e sicuramente meno prestigiosa, ma che comunque si fregia del patrocinio di Coni, Serie B, Lega Pro, Lega Dilettanti, Associazione italiana arbitri e Ordine dei giornalisti. Vengono premiati –con criteri aleatori, a giudicare la folta rappresentanza di giocatori della Salernitana – i migliori atleti della passata stagione.
E poi c’è un riconoscimento speciale alla carriera tributato a personaggi che evidentemente si sono distinti nel loro campo: anche qui, i nomi dei prescelti sembrano frutto di una vivace fantasia, con Moggi ci sono l’ex giocatore Frank Ribery (ancora Salernitana) e l’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino. Chissà cosa ne pensa Giovanni Malagò: sotto le insegne (anche) del comitato olimpico, Moggi salirà sul palco per un plauso alla sua longeva e proficua carriera da direttore sportivo. Occorre davvero ricordare le sue prodezze? Evidentemente sì. Luciano Moggi è stato radiato a vita dalla Figc il 28 marzo 2010, una decisione confermata poi dalla Corte federale, dal Coni, dal Tar del Lazio e dal Consiglio di Stato, malgrado i molteplici ricorsi di Moggi.
Il motivo lo ricordano tutti gli sportivi italiani: è stato il padrone di un’interminabile stagione, quella da direttore sportivo della Juventus, in cui i risultati delle partite dentro al campo erano profondamente influenzati dai suoi traffici fuori. L’hanno dimostrato chilometri di intercettazioni telefoniche inquietanti e poi l’ha stabilito la giustizia sportiva, che ha chiuso il regno di Moggi con un tonfo epocale: la retrocessione d’ufficio della Juventus in Serie B (con 9 punti di penalizzazione, una sentenza nemmeno imposta, ma patteggiata dagli avvocati del club). Sedici anni dopo, la Juventus è tornata nei guai, Moggi trova ancora un palco in Italia, che ha il coraggio di applaudirlo.
In seguito all’articolo sopracitato, la Lega Serie B diramato la seguente precisazione:
“La Lega Serie B relativamente ad alcuni articoli di stampa pubblicati oggi, precisa di aver revocato nei giorni scorsi il patrocinio all’evento Italian Football Awards 2022, chiedendo l’immediata rimozione da ogni tipo di comunicazione legata a tale manifestazione. questo alla luce della mancata condivisone nella scelta di alcune premiazioni. Cordiali saluti Area Comunicazione Lega Serie B”