Il Fatto Quotidiano: “Blitz Belga: tangenti per parlar bene dei Mondiali. Arrestati l’ex eurodeputato Pd Panzeri ed Eva Kaili”

L’edizione odierna de “Il Fatto Quotidiano” si sofferma sul blitz Belga che ha portato all’arresto dell’ex eurodeputato Pd Panzeri.

Il Qatar come “capofila nei diritti dei lavoratori” e i Mondiali 2022 “prova di come la diplomazia sportiva possa realizzare una trasformazione storica di un Paese con riforme che hanno ispirato il mondo arabo”. Si esprimeva così pochi giorni fa l’eurodepu – tata greca Eva Kaili, vicepresidente del Parlamento europeo in quota S&D). Erano i giorni precedenti alla votazione del 24 novembre, quando si sarebbe approvata la risoluzione proposta dai Verdi per prendere le distanze dalla gestione di Doha dei campionati del mondo di calcio. Evento per il quale dal 2010 al 2020 secondo un’inchiesta del Guardian sono morti 6.500 lavoratori impiegati, decessi che le autorità qatariote hanno attribuito in gran parte a “episodi di infarto”.

Quel tentativo di S&D (Socialisti e Democratici) e Ppe (Partito popolare europeo) di ammorbidire la posizione Ue verso il Qatar, per la Procura federale di Bruxelles è stato l’ultimo atto di una lunga azione di lobbing che in questi anni avrebbe portato un gruppo di europarlamentari, assistenti e funzionari a sottostare agli interessi di Doha. Ieri Kaili è stata fermata per “sospetta corruzione” dalla polizia federale e sarà interrogata nelle prossime ore. Tecnicamente si parla di “fermo” perché la procedura belga prevede prima un interrogatorio, ma i media locali, citando fonti inquirenti, parlano di “arresto in flagranza”. Per il giornale greco Ekathimerini, Kaili è stata espulsa dal partito socialista ellenico Pasok.

NELL’INCHIESTA federale svelata dai belgi Le Soire Knack sono indagate 16 persone, tra cui un nutrito gruppo di italiani. Una lobby, per i pm, votata al bran dwa shing in cui figura anche Pierantonio Panzeri, 68 anni, ex deputato Ue ed ex presidente della sottocommissione sui diritti umani. Anche lui sarà interrogato. Le accuse sono tutte da verificare, anche perché gli interessi in ballo sono fortissimi. Nelle perquisizioni in 5 città belghe, i poliziotti hanno sequestrato 600 mila euro in contanti mentre a Bergamo i carabinieri hanno arrestato la moglie e la figlia dell’ex eurodeputato – M.C ., 68 anni, e S . P., 38 anni – accusate di favoreggiamento. Tra gli indagati ci sono alcuni appartenenti al suo vecchio staff. I sospetti si concentrano nella legislatura Ue 2014-2019, quando i ritardi e le morti sul lavoro avevano messo in pericolo la conferma del Qatar come sede dei Mondiali.

Panzeri tra il 2018 e il 2019 è stato almeno due volte a Doha. Ripreso dal sito The Peninsulaa margine di un incontro con l’allora primo ministro Abdullah bin Nasser bin Khalifa Al Thani, Panzeri il 9 aprile 2018 avrebbe dichiarato di aver “assistito a sviluppi positivi nel campo dei diritti umani ”. L’anno dopo, a Qatar Panzeri avrebbe detto: “Il Qatar emerge come riferimento per i diritti umani”. Concetti ribaditi fino a oggi sul sito della sua ong Fight Impunity e nei suoi contributi come blogger dell’Huffington Post. Nel mirino della procura federale c’è anche Francesco Giorgi, oggi assistente parlamentare del deputato Ue, Andrea Cozzolino (estraneo all’inchiesta), ma nella scorsa legis latura con Panzeri. Giorgi è anche il compagno di vita di Kaili. Cozzolino in vista del 24 novembre, aveva inviato una mail al gruppo di S&D in cui affermava che “il Parlamento europeo non dovrebbe accusare un paese senza evidenze (…) giudiziarie” e che “allora bisognerebbe riflettere” anche sul “Mondiale svoltosi in Germania nel 2006”.“Giorgi è un ottimo tecnico, lo stimo moltissimo, ma non mi detta la linea: quella era  una mia valutazione che continuo a sostenere”, ha detto Cozzolino al Fatto.

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Redazione Ilovepalermocalcio