L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catania e sull’appello di Francesco Baldini dopo il fallimento.
Luci spente sul Catania. Il silenzio di Natale che la Sigi ha deciso di proseguire non depone a favore di una soluzione positiva. Il 2 gennaio scade la proroga dell’esercizio provvisorio accordato dal Tribunale. Oltre quella data c’è il baratro se non dovessero essere versati nelle casse del club, da parte della cordata etnea, 600 mila euro. Una somma che permetterebbe alla società di organizzare altri due mesi di attività.
Vertice coi legali L’unica novità che trapela, in un clima di feste amare (e non solo per i 700 positivi al Covid che fanno della città, di fatto, una zona rossa non ancora dichiarata) è la riunione tra i soci che vorranno partecipare programmata nella giornata di oggi, con i legali del club (l’avvocato Giuseppe Augello su tutti) a tentare di ricucire strappi e incomprensioni per riparare il possibile. Altrimenti non ci sarà futuro per il club che, a questo punto, rischia di non scendere più in campo per la trasferta di Andria in calendario l’8 gennaio. Con i soci divisi in più gruppetti in che modo si riuscirà a ricompattare il gruppo originario? In città i dubbi restano più che mai reali anche per i precedenti pagamenti effettuati in ritardo che hanno già provocato la penalizzazione in classifica di due punti e altri quattro ne arriveranno per le spettanze di agosto e settembre pagate in ritardo.
Baldini non molla. Ha fatto scalpore sui social il messaggio postato due giorni fa da Francesco Baldini, tecnico rossazzurro che è dovuto tornare a casa per le vacanze. Dopo essere rimasto in silenzio nel post gara con il Monopoli – e non certo per la sconfitta patita sul campo – Baldini ha scritto un messaggio ai tifosi: «Ho letto e riletto ogni singolo messaggio, non sono molto social ma sento il bisogno di dire a tutti voi che non è scontato arrivare in una città ed essere accolti, poi seguiti, con la vostra coerenza, obiettività ed entusiasmo; la tristezza che leggo è anche la mia tristezza, arrivata dentro di me come un pugno nello stomaco, ma sono nato ottimista. Fino a quando si potrà lottare io lotterò». Arrivano, infine, i ringraziamenti: «Quindi grazie popolo catanese. Buon Natale Catania tifoseria. Buon Natale Catania squadra. Buon Natale Catania città e Buon Natale all’area sportiva, a chi porta avanti la sede e a ogni singolo dipendente di Torre del Grifo. Senza tutti voi sarebbe stato ancora più complicato». Proprio i dipendenti del Village hanno trascorso un Natale amarissimo. Senza lavoro e senza certezze di avere un futuro all’interno della struttura.