Il Cuoio: “Palermo-Reggina, in panchina quante storie di doppi ex”
L’inserto del Corriere dello Sport, “Il Cuoio” si sofferma sulla sfida di oggi tra Palermo e Reggina e sulla storia di doppi ex sulle due panchine.
Sono distanti poco meno di 250 km, Palermo e Reggio Calabria. Un viaggio complessivo di 3 ore e 45 minuti, una gita fuori porta che fino a pochi anni fa era una piacevole scampagnata per i tifosi di entrambe le squadre. Poi, nel 2001, un coro contro Sicignano ruppe il gemellaggio, facendo diventare questa sfida estremamente accesa e aumentando le distanze ben oltre quelle geografiche. Ed è questo, forse, il motivo per il quale riuscire ad allenare entrambe le panchine è diventato un po’ complicato. Perché se guidi una di queste squadre, passare da una parte all’altra della barricata verrebbe considerato poco adeguato, se non addirittura disdicevole. Ciò non significa però che siano mancati nel corso della storia dei tecnici entrati nel cuore dei diritti di tutte e due le tifoserie.
Il primo fu Guido Dossena, che dopo aver vestito la maglia amaranto da calciatore, tornò alla Reggina da allenatore nel girone T del campionato di serie C 1947-48, chiudendolo al secondo posto. Nell’ottobre 1951, poi, venne assunto dal Palermo, anche se solo da vice Remo Galli. In seguito arrivò il momento di Attilio Kossovel, che nell’estate 1956 passò al Palermo, come vice Ettore Puricelli, di cui prese il posto a marco, non riuscendo a evitare la retrocessione in serie B. In tempi più recenti vediamo che nella stagione 1990/91 alla guida del Palermo c’era Enzo Ferrari. Dal ’93 al ’95 il condottiero del Palermo fu Gaetano Salvemini che aveva qualche anno prima allenato anche la Reggna. Un altro che passò in modo diretto da una parte all’altra della barricata, invece, è Bortolo Mutti. Prima in Sicilia in serie B, nella stagione 2001/02 , quando l’allora patron Franco Sensi decise di puntare su di lui. Il 19 dicembre 2011 il ritorno a Palermo per sostituire Mangia, esonerato da Zamparini. Mutti riuscì a conservare il posto fino al termine della stagione. Non andò altrettanto bene a Novellino, che in Sicilia durò solon quattro partite tra marco e aprile 2016 prima del dietrofrond dell’istrionico ex patron rosanero.