Crollo per la Macedonia dell’ex rosanero Trajkovski.
Da marzo a oggi, la squadra del ct Milevski si è resa protagonista di un crollo totale. Ha disputato 10 partite e, di queste 10 partite, ne ha perse 6. Quella contro il Portogallo che ha chiuso le porte al sogno dei Mondiali, e passi. Un paio contro la Georgia del nuovo fenomeno Kvaratskhelia, e passi pure qui. Ma anche contro Bulgaria, Arabia Saudita e Azerbaijan.
L’ultimo ko, quello contro gli azeri, è arrivato nel pomeriggio di oggi a Skopje. In amichevole, ok, ma poco importa. La Macedonia del Nord è passata in vantaggio con Bardhi, ma tra primo e secondo tempo si è fatta agganciare e poi superare da Cəfərquliyev, Qurbanlı e Şeydayev. Risultato finale: 1-3. E quarta sconfitta nelle ultime 5 partite. Giusto per capire il momento – un lungo, lunghissimo momento – che sta attraversando la Macedonia del Nord: in questi 8 mesi, Elmas e compagni hanno avuto la meglio solo contro Gibilterra, battuta in due occasioni. Ovvero uno degli avversari più teneri possibili in tutta Europa, battuto per 4-0 e 2-0 in Nations League.
Ecco, la Nations League. Un altro percorso mediocre. La Macedonia del Nord è stata eliminata in maniera netta, chiudendo al terzo posto in un girone stravinto dalla Georgia e comprendente anche la Bulgaria. Che all’ultima giornata è andata a Skopje, ha vinto per 1-0 e ha operato il sorpasso, prendendosi una seconda piazza un pochino meno umiliante. Una piccola rivincita nei confronti di chi, con le proprie armi, ha spedito di nuovo l’Italia nell’inferno calcistico? Tutt’altro: è un rimpianto che aumenta, aumenta, aumenta. Perché poi ci sarebbe stata una finale contro il Portogallo da giocare, e chissà cosa sarebbe accaduto. Magari saremmo stati eliminati comunque. Ma perdere contro Cristiano Ronaldo avrebbe avuto un sapore un filo meno amaro.