L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla rivoluzione in casa Palermo per la rivoluzione in vista della nuova stagione.
Allenatore e direttore sportivo in primis; ma anche atleti, in scadenza o meno, divisi tra chi attende un rinnovo e chi sembra già in odore d’addio. Il tutto innestato in scenari che potrebbero coinvolgere anche big pronti a salutare in favore di un nuovo corso di carriera. Il countdown della rivoluzione Palermo sta per arrivare allo zero. Tra i corridoi di viale del Fante e il City si dialoga di futuro sperando di avere le carte in regola il prima possibile, in particolar modo per l’inizio del ritiro a Livigno il 7 luglio.
Sicuramente, non mancano profili altisonanti per quanto riguarda la figura del direttore sportivo: Rinaudo, coadiuvato da Bigon, si è scontrato con l’assenza dei risultati prestabiliti nonostante l’esborso di un mare di quattrini ed è preventivabile un cambiamento. Si è parlato di Petrachi che ha esperienze consolidate con squadre del massimo campionato come Roma e Torino, oltre ad un passato da calciatore in rosanero (1994 95): ingredienti fondamentali per gestire la piazza e puntare in alto. Tutto, però, al momento tace. Ci sarebbero in lista anche Matteo Tognozzi, ex Juve ora al Granada e scopritore di Huijsen e Soulé, e Mauro Meluso nell’ultima stagione al Napoli.
Appare maggiormente spianata, invece, la strada per il nuovo tecnico, identificato in Paolo Zanetti che ha già avuto contatti con la società e sembra proiettato verso la Sicilia. Il tecnico quarantunenne nato a Valdagno, nel Vicentino, ha già dialogato con i piani alti rosa e nei prossimi giorni (salvo colpi di scena) dovrebbe firmare il biennale proposto dal club per prendere le redini della formazione. Prima, però, la rescissione con l’Empoli.