Il Coronavirus non ferma le “vampe” di San Giuseppe: sette falò spenti a Palermo

Nonostante la delicata situazione in merito all’emergenza Coronavirus, sette vampe di San Giuseppe sono state spente dai vigili del fuoco questa sera. Altrettanti assembramenti di persone segnalati alle forze dell’ordine. Nemmeno il rischio di essere contagiati dal coronavirus ha fermato nei quartieri di periferia il ritrovo delle persone per il tradizionale falò per festeggiare san Giuseppe. Nonostante le restrizioni sulle uscite e il divieto di assembramento i vigili del fuoco questa sera sono intervenuti per spegnere i roghi nella zona del ponte Bailey alla Guadagna, in via Tiro a Segno e nei pressi della chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi. Incendi anche in piazza Ignazio Calona, in via Simoncini Scaglione, via dei Mulini e via Mario Benso. Questa mattina gli operatori della Rap, insieme con un gruppo di volontari, sono intervenuti in piazza del Carmine, a Ballarò, per rimuovere diverse cataste di legname pronte per essere bruciate in vista della tradizionale “vampa” nel giorno dedicato a San Giuseppe. Stamattina sono state trovate diverse cataste dentro un magazzino privato e abbandonato e persino sul tetto della cabina Enel di piazza del Carmine. Di pomeriggio gli operatori sono intervenuti anche alla Kalsa e in altri quartieri dove è stata segnalata la presenza di cataste di legno. Quasi una ventina di vampe pronte per essere accese sono state rimosse anche allo Zen, nelle borgate marinare dell’Arenella, Vergine Maria e Acquasanta, a Brancaccio, Borgonuovo e Cruillas.