L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla serie D e sullo stop a causa del covid.
Secondo il calendario, era questo il week- end in cui la serie D avrebbe dovuto riprendere il proprio cammino, con l’ultima giornata del girone d’andata. Il caos causato dal Covid, però, non ha risparmiato neanche questo campionato ed è stata inevitabile la decisione di rinviare la ripresa delle ostilità di due settimane. Il torneo, in sostanza, ricomincerà domenica 23 gennaio, proprio con il turno che era previsto per oggi. Troppo diffuso il contagio, troppe le difficoltà che avrebbero incontro le società per mettere in campo una squadra.
Sono stati diversi i club costretti a fermare ogni attività, con gli interi gruppi dei calciatori in quarantena. Fa eccezione il Trapani, al cui interno non si è sviluppato alcun focolaio e può quindi continuare a lavorare regolarmente. In realtà, la formazione granata avrebbe anche un recupero fissato per il prossimo mercoledì 19, contro il Gelbison, squadra campana che occupa il secondo posto in classifica. Attualmente, il Trapani è nono con 23 punti in 16 gare: un galleggiamento a metà classifica, che lo pone molto distante da ogni velleità di promozione e da ogni paura che possa essere risucchiato in zona play-out. Il comportamento della formazione granata può essere scisso in due tronconi.
La linea divisoria è stata l’arrivo in panchina di Massimo Morgia, capace di determinare un salto di qualità notevole. Con il tecnico ex di Palermo e Marsala, infatti, il Trapani ha totalizzato 10 punti in 5 gare, contro i 13 ottenuti nelle precedenti 11 sfide: insomma, una media da bassa classifica si è trasformata in un percorso virtuoso, che acuisce i rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato. In linea generale, infatti, anche le squadre che viaggiano nella parte alta della graduatoria non sembrano possedere qualità eccellenti e se il Trapani avesse potuto godere della guida tecnica di Morgia dalla prima giornata, probabilmente in questa fase di sosta forzata si sarebbe potuto parlare di ambizioni diverse.