Il caso degli insulti sessisti. Paola Vella: «Vergognose certe frasi a una donna»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso degli insulti sessisti.

Pesanti insulti sessisti sono stati rivolti, domenica, a Paola Vella, presidentessa del Gallipoli Football 1909 di Eccellenza, nel corso della gara Città di Gallipoli-Spartan Legend Ginosa, valida per il campionato di Promozione. Sugli spalti, nel corso della sfida, è stato esposto uno striscione con la scritta «Vella lavati la bocca». Inoltre, è stato intonato il coro: «Quella donna là, quella donna là fa la pornostar», seguito da epiteti irripetibili.

Brutta notizia. «Personalmente ero a Martina Franca, dove la mia formazione era impegnata nel match valido per il torneo d’Eccellenza – racconta Vella – Soltanto dopo ho appreso di quanto era accaduto nella partita disputata a Gallipoli, che tra l’altro non ci vedeva in alcun modo interessati. Ho ricevuto le foto e i video degli insulti che mi sono stati rivolti da un gruppo di tifosi, ma anche tantissimi messaggi di solidarietà». La presidentessa del Gallipoli Football 1909 è profondamente amareggiata: «È inconcepibile e vergognoso che si rivolgano certe frasi ad una donna. Ciò vale in qualsiasi contesto ma a maggior ragione in ambito sportivo, dove dovrebbe esserci grande lealtà. Sono una mamma ed una figlia ed ho sempre pensato solo al mio club, senza guardare mai in casa altrui. In passato ho lavorato per otto anni nel Gallipoli presieduto da Vincenzo Barba e quindi sono molto legata alla Città Bella, pur vivendo altrove. Non capisco perché sia stata presa di mira dai supporter dell’altra società gallipolina».

La condanna del sindaco Paola Vella garantisce che l’episodio non la scoraggerà: «Credo nello sport inteso come portatore di valori sani e quanto accaduto non mi indurrà certo a tirarmi indietro. Continuerò ad impegnarmi per tenere alto in nome del Gallipoli Football 1909, come ho promesso quando ho assunto la presidenza del club con il gruppo del quale faccio parte». Sull’argomento ha preso posizione anche Stefano Minerva sindaco di Gallipoli, che ha «fermamente condannato l’episodio», sottolineando come «nulla abbia a che fare con lo spirito ed il clima che devono sempre contraddistinguere il mondo dello sport». «Quanto accaduto non dovrà più ripetersi», ha concluso il primo cittadino. Le foto e i filmati della sfida tra Città di Gallipoli e Spartan Legend Ginosa sono intanto stati acquisiti dalle forze dell’ordine, che li stanno vagliando e stanno indagando per individuare i responsabili degli insulti, nei cui confronti potrebbero essere presi presto dei provvedimenti giudiziari