Il campionato è entrato nella fase decisiva e Corini si affida al “suo” Palermo. E’ arrivato il momento della resa dei conti

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo giunto alla resa dei conti con il campionato che sta volgendo al termine.

Il campionato è entrato nella fase decisiva e Corini si affida al “suo” Palermo. La gara casalinga di domani contro il Benevento sarà la prima di 5 tappe fondamentali in cui il tecnico farà scelte precise, coerenti con la sua idea iniziale. Al netto di “imprevisti” come lo stop forzato di Di Mariano o la titolarità acquisita presto dal giovane Aurelio (ai box per un paio di partite) in grado di scompaginare sulla fascia sinistra gerarchie che sembravano consolidate, prende forma il vero Palermo targato Eugenio Corini. Quello, cioè, puntellato a gennaio con acquisti mirati e che più di tutti rispecchia il piano d’azione che fin dall’inizio, compresi i ritiri a Roma e a Girona, l’allenatore lombardo ha avuto in mente. Ci sono dei giocatori dai quali ci si aspettava di più? E’ arrivato il momento della resa dei conti. Se sono forti lo dimostrino. E’ giunta l’ora, vista la delicatezza di partite in cui i punti iniziano a pesare tanto, di responsabilizzare alcuni elementi.

 I segnali che in questi giorni arrivano dagli allenamenti del “Tenente Onorato” in vista del match di domani contro l’ultima in classifica vanno verso questa direzione. E portano, ad esempio, alla candidatura in attacco di Tutino al fianco di Brunori. Anche se ieri è stato provato con Soleri, Gennaro è favorito sull’attaccante scuola Roma come partner del capitano. Il messaggio è chiaro: Tutino è stato preso per dare qualcosa in più al fronte offensivo? Vada in campo e crei una volta per tutte le condizioni per “meritare” la fiducia.

Il concetto vale per il numero 7, finora in campo assieme a Brunori dall’inizio solo in tre circostanze e “costretto” peraltro a dare determinate risposte se vuole essere riscattato, ma può essere applicato anche a centrocampo. Se Verre è riuscito qualche volta a lasciare il segno, altri profili del Palermo “ideale” di Corini come Saric o Segre non hanno svoltato. Il bosniaco, a caccia della prima rete in rosanero, e l’ex Torino per la sfida di domani si contendono un posto nel ruolo di mezzala anche se, come ha confermato la seduta di ieri mattina, Segre è tenuto in considerazione anche come eventuale alter ego di Valente sulla fascia destra. E a proposito di titolari presenti nella prima bozza di Corini, riflettori puntati pure su Sala che torna in prima fila complice l’infortunio di Aurelio.