Il calcio ed il “Gioco delle coppie”: da De Bellis-Arcoleo a Schelotto-Viviani, quando ad allenare sono in due…
Se a Nereo Rocco avessero detto di allenare il suo glorioso Milan assieme ad un suo collega, avrebbe probabilmente risposto borbottando qualche parola poco carina in dialetto triestino. Quella era un epoca diversa, il calcio era diverso ma come ogni cosa anche questo sport di cui siamo follemente innamorati si evolve, certe volte in meglio altre no.
Una canzone di Gianni Morandi dedicata al ruolo dell’allenatore recita testualmente: “Che differenza c’è tra una partita e la vita, se ci si trova soli ad affrontare una sfida…”.
Da qualche anno ha preso sempre più piede, specie nelle serie minori, il ruolo del doppio allenatore. Non più un uomo solo al comando, ma due persone che lavorano congiuntamente per portare in alto la propria squadra. Quindi niente sfide da affrontare da soli durante i 90 minuti. Un po’ come avviene in molti altri sport, per esempio nel football americano, dove c’è qualcuno che si occupa della fase difensiva e qualcun altro di quella d’attacco. Facciamo un excursus storico di coppie in panchina.
VIVIANI&SCHELOTTO, IL NUOVO CORSO: Nelle ultime ore la notizia che ha tenuto tutti i tifosi del Palermo attaccati ad un monitor o davanti ad un giornale è quella dell’ennesimo ribaltamento in panchina. Via Ballardini, squadra affidata a Viviani e Schelotto. Sì, una coppia anche in casa rosanero almeno per sei mesi, con l’affiancamento di un uomo di calcio da tanti anni in Italia, ad un altro che fino a poche settimane fa allenava in terra albiceleste.
ARCOLEO&DE BELLIS, IL “PALERMO DEI PICCIOTTI”: Non è dunque la prima volta che a Palermo si opta per questa soluzione. Stagione 1995/96, chi è appassionato di questi colori non può dimenticare le gesta del “Palermo dei Picciotti”. Ad allenare quella squadra era Ignazio Arcoleo. Il tecnico di Mondello, sprovvisto di patentino per allenare in serie B, fu coadiuvato da Tonino De Bellis per i primi mesi, quando non poteva neanche rilasciare interviste.
GOBBO&PERGOLIZZI, PER NON FAR RIMPIANGERE GUIDOLIN: Un’altra annata in cui troviamo una coppia ad allenare alle falde del monte Pellegrino. E’ il campionato 2006/07, ossia il Palermo di Guidolin che sino a gennaio mette paura alle grandi. Dopo l’infortunio di Amauri, la squadra comincia a zoppicare e Zamparini decide di sollevare dall’incarico il tecnico veneto. Panchina affidata al duo Gobbo–Pergolizzi. Il primo era il vice di Guidolin, mentre il secondo era il tecnico della Primavera. In questo caso però la coppia durò veramente poco, appena tre partite con altrettanti insuccessi.
ALTRE SQUADRE: Del “Gioco delle Coppie” troviamo traccia anche a San Benedetto del Tronto. L’annata è 2002/2003 e in panchina sedeva il duo Colantuono&Matricciani. Visti i buoni risultati, Gaucci decide di esportare lo stesso modello a Catania. Successivamente i due hanno continuato a lavorare assieme sia a Bergamo che a Palermo, ma con Colantuono, una volta preso il patentino, ad essere primo allenatore. Anche a Cagliari abbiamo assistito a questa querelle. Il più delle volte dettata dalle norme federali che non permettono di allenare una squadra tra i professionisti senza essere passati da Coverciano e aver conseguito l’abilitazione. Nel 2010 Allegri viene esonerato e la squadra è affidata all’ex Festa coadiuvato da Giorgio Melis. Nella stagione 2012/2013 la coppia Pulga&Lopez conquista la salvezza disputando un ottimo girone di ritorno. L’exploit non si ripete nella successiva annata in cui Lopez viene esonerato lasciando il posto al solo Ivo Pulga. Nell’aprile del 2015 torna Festa che prende il posto dell’esonerato Zeman. Questa volta a fare coppia con l’ex giocatore dell’Inter è David Suazo. Il cambio non sortisce gli effetti sperati e il Cagliari finisce in B dopo tanti anni di massima serie.
Non è da meno la Ligue 1. Pochi giorni fa la panchina del Montpellier è stata affidata alla coppia Pascal Baills&Bruno Martini.