Nona sconfitta consecutiva (decima se si considera anche la Tim Cup), per il Palermo. Ieri pomeriggio, infatti, allo stadio “Renzo Barbera” la squadra rosanero è stata sconfitta con un secco 2-0 dal Chievo Verona di Maran. Il pubblico e il ritorno di Eugenio Corini non bastano per sfatare la crisi nera che ha colpito la squadra siciliana.
Pochissime le occasioni create, poche idee e poca convinzione. La palla sembrava scottare. Nessuno voleva prendersi la responsabilità di sbagliare. La gara non è mai stata in equilibrio, nonostante i clivensi non stessero fornendo una prestazione straordinaria. Ma erano ordinati e consapevoli dei loro mezzi, a differenza dei rosanero che sembravano impauriti e timorosi. Sembrava avessero paura di far male ai veneti.
L’unico appunto che potrebbe farsi al neo tecnico rosanero è quello di aver messo in campo una squadra poco offensiva. Perché conta sì l’equilibrio, ma giocare in casa, avendo l’obbligo di vincere, con una punta di ruolo e un centrocampista offensivo come Quaison sembra un po’ poco. Al “Barbera” i rosanero dovevano fare la partita, avere in mano il pallino del gioco, creare tante occasioni, ma con una sola punta contro una difesa esperta come quella del Chievo diventa davvero difficile.
La salvezza si allontana di un altro piccolo passo e l’ultimo posto adesso è in solitaria. Il Crotone ha sconfitto il Pescara e l’Empoli ha ottenuto un importantissimo punto in trasferta a Bologna portandosi a 11 lunghezze. Il Palermo adesso dovrà invertire il trend in fretta, non può attendere il mercato per sperare di riprendersi, anche perché i rosanero adesso andranno in trasferta a “Marassi” contro il Genoa e poi dovranno affrontare due dirette concorrenti per la salvezza, Pescara prima ed Empoli poi (8 gennaio 2017). Occorre vincere, sia per racimolare punti importanti per la classifica sia per non farle allontanare ulteriormente.